Capitolo 8

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Dovrei alzarmi. Lo so. Resto a fissare il muro per qualche istante, il peso dell'umiliazione di ieri ancora ben presente sullo stomaco. 

"Ohi, sei sveglia?" sento la voce di Samuele chiamarmi, mentre si siede sul mio letto e mi scuote dolcemente. 

"Mmh" mormoro, voltandomi verso di lui. 

"Ho pensato non ti sentissi bene, di solito a quest'ora sei già pronta" mi spiega, guardandomi con apprensione. 

Odio essere compatita. Non ne ho bisogno, non più. 

"Si si, sto bene. Ero solo un po' stanca, ma ora ci sono. Anzi, scusami, ma corro a prepararmi" gli dico, alzandomi di scatto e precipitandomi in bagno. 

Entro in cucina già lavata e vestita dopo nemmeno cinque minuti. 

"Buongiorno" saluto tutti quanti, dirigendomi automaticamente verso la macchinetta del caffè. 

Sento le voci di Luca e Leo arrivare in cucina, e mi volto per salutarli con un sorriso veloce. Ho deciso che mi comporterò da persona civile quale sono. I loro problemi se li risolvessero da soli. 

"Oh Na, ma hai visto che abbiamo lezione insieme stamattina?" mi dice Luca, venendo accanto a me, probabilmente per prepararsi un caffè anche lui. 

"Si? Figo, forse la Pettinelli ci vuole parlare" azzardo io, andando a sedermi al bancone della cucina e aprendo la biscottiera. 

Leonardo mi si siede accanto e faccio davvero fatica a reprimere la mia istintiva voglia di rialzarmi e sedermi lontanissimo da lui. 

Mastico velocemente l'ultimo biscotto, e mi alzo con noncuranza, per andare a lavare i denti. 

"Luca io sono pronta, vuoi che ti aspetti?" gli chiedo, infilando il berretto e il giubbotto. 

"Si si, eccomi, metto il giubbotto e ci sono" mi rassicura lui, correndo in camera sua a prenderlo. 

Leo si guarda intorno, rendendosi conto di essere rimasto solo con me. 

Fisso con decisione la punta delle mie scarpe, pregando che Luca faccia il prima possibile. 

Leo si volta verso di me, e prima che possa dire qualcosa, Luca torna in sala. 

"Ciao fratm, ci vediamo dopo" saluta Leo, mentre usciamo fuori. 

"Beh? Come stai amo?"  mi chiede, quando finalmente siamo soli. 

Lo fisso in silenzio per qualche istante, e poi sospiro. 

"Bene dai. Avrei dovuto capire che c'era qualcosa che non andava, ma ci sta" dico, con semplicità.

"Ma secondo me è che non vi siete capiti, tutto qui" prova a dire, guadagnandosi un'alzata di occhi al cielo come risposta. 

Che altro c'è da capire?

"Tu invece? Con Marti?" faccio io con fare curioso, con la massima voglia di cambiare argomento. 

"Eh.." dice solo lui, diventando bordeaux. 

"Niente Na, che ti devo dire....mi piace, tanto" risponde, balbettando.

"Amore, che tenero" lo prendo in giro io, mentre entriamo negli studi. 

"Buongiorno" saluto la vocal coach, mentre sia io che Luca ci sediamo sugli sgabelli. 

"Che facciamo?" domanda lui, impaziente. 

"Aspettiamo una persona un attimino" risponde pacifica la vocal coach, con un sorrisetto compiaciuto. 

"Eccoli qui i miei studenti preferiti, nonché gli unici" esclama la Pettinelli, entrando in aula. 

"Buongiorno prof, come sta?" la saluto io, sorridendole. 

"Bene, grazie! Allora, vi ho voluto incontrare entrambi perchè ho una sorpresa per voi" annuncia, strofinandosi le mani. 

"Vi ho osservati parecchio in queste settimane, e per alcuni tratti trovo vi assomigliate anche parecchio. Siete in grado di rappare entrambi, però suonate il piano e avete delle doti vocali notevoli. Quindi, la mia mente birichina ha concepito quest'idea: un bel duetto!" 

Per poco non cado giù dallo sgabello. Mi rimetto a sedere, mentre io e Luca sgraniamo gli occhi e ci guardiamo, confusi ed eccitati. 

"Beh? Non dite niente? Siete contenti?" 

"Si, si, un sacco. Secondo me possiamo lavorare bene insieme" le risponde Luca, facendomi sorridere. 

"Giusto, è esattamente quello che ho pensato anche io. Per inciso, il brano che ho scelto è Blu, di Elisa e Rkomi. Lo conoscete, vero?" 

"Si si si! Lo adoro! Grazie Anna, davvero" esulto io, felicissima. 

"Perfetto ragazzi, allora ora vi lascio lavorare, e mi raccomando. Voglio vedere una roba pazzesca in puntata eh. Dobbiamo far stare tutti zitti" dice, facendomi l'occhiolino. Le sorrido mentre la saluto. 

Ho capito perfettamente a cosa si riferisce, e ha ragione. Alle chiacchiere, bisogna rispondere con i fatti. 


Rientro in casetta esausta, ma molto, molto soddisfatta. Con Luca abbiamo lavorato benissimo, e anche se è il primo giorno di prove, sono molto fiduciosa sulla riuscita di questo duetto. 

In casetta c'è un gran silenzio, e a parte Arianna che dorme nell'altra stanza, pare non esserci nessuno. Tuttavia, appena entro in camera per lasciare le mie cose, sento dei rumori provenire dal bagno. Drizzo le orecchie, perchè ciò che ho sentito parevano proprio dei singhiozzi. 

Busso alla porta, un po' incerta. 

"Tutto ok?" domando. 

"Ehm si si, tutto apposto" sento la vocina di Giulia rispondere. Tiro un sospiro, titubante sul da farsi. La parte orgogliosa di me mi urla a perdifiato di lasciarla lì a piangere, ma so perfettamente che non potrei mai farlo. 

"Ehi Giulia, tutto apposto? Cosa succede?" le chiedo entrando in bagno, chiudendo la porta alle mie spalle. 

La trovo appoggiata al lavandino, con un tovagliolo accartocciato in mano, gli occhi rossi di pianto. 

"Si si, tutto apposto" mente spudoratamente lei. 

"Riguarda la coreografia di Veronica?" azzardo io, porgendole un altro fazzoletto. 

"Si, ma non è solo quello...non me viene, me sento na ragazzina stupida che imita la mamma, non so proprio capace de fa la femmina, non so come te" spiega lei. 

"Ma Giulia ma che dici, per piacere. Ma ognuna di noi è in grado di tirar fuori il suo lato più 'da femmina', ma in modo diverso. La sensualità è bella perchè è diversa, ognuno di noi è attratto da cose diverse e attrae in modo diverso. Devi essere sensuale a modo tuo, mai cercare di imitare qualcun altro, prima regola in generale della vita" le dico, cercando di incoraggiarla, nonostante mi senta profondamente a disagio. 

Lei annuisce, un po' dubbiosa. 

"Tu provaci, domani. Immagina che non ci sia nessuno in sala e tu stia ballando solo per una persona in particolare. Vedrai che funziona" 

"Grazie Na. Lo so che so stata na stronza ieri, ma è che.." mormora lei, ma la interrompo subito.

"Non ti preoccupare di questo ora Giulia. Sono abituata a cose peggiori nella vita. Sono un pugile, porca miseria" scherzo io, facendola ridere.


Qualche ora più tardi sono seduta sul divano con Samuele, intenta a disegnargli lettere a caso sulla mano mentre lui guarda distrattamente la tv. 

Sto per alzarmi e andare a dormire, quando uno scambio di sguardi cattura la mia attenzione. 

Sangiovanni è seduto a tavola, davanti al pc, mentre Giulia è poco più avanti, a lavare i piatti con Leo. Lei lo guarda per qualche istante, per poi abbassare lo sguardo. Peccato che lui poi faccia la stessa cosa qualche minuto dopo. 

'Ma vuoi vedere che...?'

Dammi modo di amare la tua parte peggiore- Amici 20Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora