Dammi modo di amare la tua parte peggiore- Amici 20

Capitolo 10

"Daje Na, mi piace un sacco come viene. Sabato spacchiamo tutto" dice entusiasta Luca, appena finiamo le prove. 

Annuisco distrattamente, mentre sfoglio lo spartito per rinfrescare alcune cose. 

"Io vado di là che Martina finiva ora, tu che fai, vieni?" domanda, infilando il cappello. 

"Si, vedo che sta facendo Samu" acconsento, prendendo il giubbotto e il cappello dalla poltrona. 

"Ohi amo, eccoti qua" esclama Martina venendoci incontro nel corridoio, prima di lasciare un bacio veloce sulle labbra di Luca. 

"Andiamo in casetta? Sono distrutta" chiede in tono quasi supplichevole. 

"Samu dov'è? le domando prima che possano andar via. 

"Qui in sala, sta aiutando Giulia" mi risponde in fretta, prima di prendere la porta con Luca. 

'Benissimo' è tutto ciò che riesco a pensare. 

Entro di soppiatto in sala, strisciando contro il muro per dare il meno fastidio possibile. 

"Oh ciao Na, come sono andate le prove?" si gira verso di me Samuele, distraendosi da Giulia, seduta su una sedia al centro della sala. 

"Tutto apposto. Voi?"

"Io ho finito poco fa, sto un attimo aiutando Giulia a risolvere un problemino" 

Guardo Giulia e in effetti si, la vedo un po' contrariata. 

"Vabbè se volete stare soli io vado" dico in fretta, facendo per andar via.

"No no aspetta, forse m'è venuta un'idea".

Mi immobilizzo un attimo, cercando di capire dove voglia andare a parare. Io e Giulia ci scambiamo un'occhiata, che ci fa intuire che nessuna delle due stia capendo. 

"Allora, vieni qui, avvicinati piano. E tu Giulia, osservala bene mentre cammina" 

'Questo è matto'.

"Ma sei sicuro di non aver battuto la testa oggi mentre provavi?" domando sarcastica, mentre mi avvicino. 

"Hai visto cosa intendo? Non devi sembrare forzata" spiega, rivolgendosi a Giulia, la quale sembra sull'orlo di una crisi di nervi.

"Ho capito, ho capito, lei è così, io no, che devo fa? Non riesco" esclama lei, esasperata.

"Giulia, ma te l'ho detto, tu non devi fare l'imitazione di nessuno. Ognuno ha una sensualità propria" le ribadisco, scuotendo la testa. 

Lei annuisce con poca convinzione, guardandosi allo specchio. 

"Senti, facciamo una cosa. Mo andiamo in casetta e ti rilassi e non ci pensi fino alla puntata di domani. Tanto lo so che sono solo paranoie tue e che in realtà ti viene bene. Sei brava Giulia, lo sappiamo tutti" le dico, voltandomi per andare verso la porta. Percepisco che lei e Samuele si stanno guardando dubbiosi, ma faccio finta di nulla e me ne vado. Stare un po' da sola mi farà bene, anche se è solo per il breve tragitto per la casetta. 

Giulia sembra serena mentre ceniamo, anzi, addirittura ogni tanto alza lo sguardo e mi sorride. 

"Ma quindi non ho capito, voi cantate insieme domani?" chiede Leo mentre si siede a tavola, rivolgendosi a me e Luca, che gli risponde annuendo. 

"Ed è pure una figata, viene troppo bene. Spacchiamo tutto, o ver?" esclama Luca, sporgendosi verso di me per darmi un cinque. Noto con la coda dell'occhio uno sguardo di Leonardo abbastanza strano, ma faccio finta di nulla. Starà pensando un'altra delle cose meravigliose che dice di solito di me. 

"Che volete fare raga stasera? Vediamo un film?" propone Rosa. 

Più o meno tutti dicono di si, mentre io resto in silenzio.  

Ho la testa piena di pensieri ultimamente. Per fortuna, aggiungerei anche. 

La verità è che per tutta la settimana ho pensato e ripensato a quel dannato video, alle risate di scherno. Mi sono sentita così piccola, lì inchiodata alla sedia. 

E se Leo avesse davvero ragione? E se fossi solo un bel faccino, che non ha nulla da dire? Non ho voglia di perdere tempo, anche perchè io il mio lavoro grazie a dio ce l'ho già. 

"Tutto bene? Sei stata in silenzio tutta la sera" mi chiede Samu venendomi accanto mentre lavo i piatti. 

"Tutto apposto Samuele. Sono solo molto stanca" mento, cercando di forzare un sorriso. 

La bugia non sembra sortire effetto su di lui però, anzi, mi guarda ancora più allarmato.

"Sei giù per il filmato, vero?" 

"Mi spieghi come diavolo fai?" quasi urlo per tutta risposta, facendogli scappare una risatina. 

Scuoto la testa, ridendo a mia volta. 'Accidenti a te'. 

"No Samu, è che ovviamente mi faccio delle domande. Nessuno aveva mai dato così tanta importanza al mio aspetto fino ad ora. Anzi, nel mio lavoro è proprio l'ultima cosa che conta. Vedersi sbattere in faccia che si pensi che io sia una presuntuosa che oltre ad essere bella non ha nulla da offrire, è stato piuttosto umiliante".

"Ma che dici, ma lascia stare tutto. A parte che non è vero che sei bella...no aspetta, cioè, volevo dire che sei solo bella, ma anzi, sei anche bravissima, e lo sai che lo penso, però no ecco, cioè non volevo dire che non sei bella, ci mancherebbe, anzi, secondo me sei bellissima" farfuglia, rosso come un peperone. 

"Samu calmati, ho capito" lo rassicuro, dandogli una gomitata amichevole, visto che ho le mani ricoperte di detersivo per i piatti. 

"Vabbè, vado di là a vedere il film. Vieni?" mi fa lui, per togliersi dall'imbarazzo. 

"No no, finisco qui e poi vado a letto. Sono distrutta" rispondo, scuotendo la testa. 

Quando finalmente finisco di lavare l'ultimo piatto, mi asciugo le mani e ripongo lo strofinaccio, passando in rassegna la cucina, per vedere se ho dimenticato qualcosa. 

"Ragazzi io vado, buonanotte" saluto, avvicinandomi al salotto in cui sono riuniti tutti a guardare il film. 

Noto che Leo e Giulia si lanciano un'occhiata d'intesa, e poi Leo prende la parola. 

"Ma no Na, perchè devi andare a dormire, resta a vedere il film con noi" dice, indicandomi il posto a sedere accanto a lui. 

Sbarro gli occhi, un po' perplessa. Cos'è, un tentativo di ripulirsi la coscienza? 

No, non ce la faccio. Il peso dell'umiliazione è ancora troppo forte.

"No grazie ragazzi, sono proprio stanca. Buonanotte" ribatto, cercando di non essere troppo perentoria, mentre me ne vado via, chiudendo la porta della mia stanza.