"Quindi poi faccio un giro e tu mi prendi per i fianchi, preciso dai, dovrei esserci" esclamo, guardando la figura finale allo specchio di fronte a me.
"Ma si, non avrai problemi, vedrai. Abbiamo provato per una settimana, in puntata la facciamo perfetta" mi rassicura Ale, dandomi il cinque e allontanandosi insieme a Tommaso.
Sospiro e ricomincio a ripassare la coreografia, per quanto sia possibile farlo nel salotto della casetta, ripercorrendo mentalmente i passi e canticchiando il brano.
Non posso dire di non essermi sorpresa, quando ho sentito per la prima volta 'Let's have a Kiki'. Si tratta di un mondo totalmente opposto al mio, ironico, smaliziato, spigliato. Ma ormai sono in ballo, e mi tocca ballare. Letteralmente.
"Ohi, ma ancora stai provando? Basta Na, è da stamattina alle sette che provi, vieni a mangiare" mi rimprovera Ale tornando indietro.
"Si si, cinque minuti e arrivo" lo liquido in fretta, provando per l'ennesima volta il giro che proprio non vuole saperne di uscire come si deve.
"Nausicaa finiscila, sbrigati" insiste lui, afferrandomi per un polso e tirandomi via.
"Ehi, guarda che decido io cosa fare" protesto , mentre lui mi trascina letteralmente per tutta la casetta.
"Non quando rischi di cadere per terra stecchita" ribatte lui, ammutolendomi.
"Ero perfettamente in grado di..."
"Si si, va bene, adesso siediti e mangia" mi azzittisce ancora, spostando la sedia e facendo un cenno sbrigativo verso il piatto di pasta davanti a me.
"Va bene papà" lo prendo in giro io, scompigliandogli i capelli.
"Che cretina che sei" scoppia a ridere lui, dandomi un bacio sulla guancia e iniziando a mangiare.
Intravedo con la coda dell'occhio Leonardo entrare proprio mentre Ale si stacca e riprende a mangiare. Salto su immediatamente e corro da lui, felicissima di vederlo. Ho solo due ore di pausa e voglio passarle interamente sul divano insieme a lui.
"Ciao!" esclamo, saltandogli al collo. Peccato che mi paia di abbracciare la colonna al centro della sala, perchè lui non si smuove di mezzo millimetro, si limita ad accarezzarmi i capelli e lasciarmi un bacio leggero sulla fronte, borbottando un "Ehi" piuttosto cupo.
"Tutto ok?" chiedo, staccandomi.
"Si si, sono solo un po' stanco" risponde, frettolosamente, aggirandomi e andando a sedersi a tavola senza degnarmi di uno sguardo.
Io e Tommaso ci scambiamo un'occhiata stranita, ma faccio finta di nulla e torno al mio posto, per mangiare qualcosa.
"Com'è andata la mattinata?" provo a dire, ma Leonardo di tutta risposta dice secco "Bene grazie" per poi rialzarsi e andare a prepararsi una piadina.
'Ma che diamine è successo' mi chiedo, osservandolo di sottecchi mentre spilucco con la forchetta il piatto di pasta.
Leo torna a sedersi dopo un po' sempre in un silenzio tombale, e inizia a mangiare, granitico, come fosse solo.
Mi alzo dal tavolo, portando con me il piatto e vuotandolo nell'immondizia.
"Na ma che fai, non mangi?" esclama colpita Giulia.
"Si, non ho fame" mormoro distrattamente, tenendo gli occhi bassi sul piatto che sto lavando.
"Ma sei impazzita? Abbiamo provato tutta la mattinata, devi mangiare, sennò stasera arrivi morta" mi riprende Tommaso, venendomi accanto.
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Dammi modo di amare la tua parte peggiore- Amici 20
Fiksi PenggemarAmici è una di quelle possibilità che non capitano tutti i giorni. E non capitano a chiunque, soprattutto. E quando ci sei dentro, tocchi quella felpa con le tue mani, sai che devi aggrappartici con tutte le tue forze, e tenertela stretta a più non...