Capitolo 25

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Credo di essere sul punto di vomitare. Mi sento lo stomaco in subbuglio, ho freddo, e potrei giurare di essere praticamente verde in viso. Il fatto che io sia seduta in sala relax, in un angolo, e che nessuno mi si avvicini, ma che mi guardino tutti con compassione, mi da la certezza del fatto che probabilmente no, non ho un bell'aspetto. 

"Ehi" prova ad avvicinarsi Samuele, sedendosi accanto a me con fare cauto. 

"Mmh" mi limito a dire. Non riesco a parlare. Non credevo sarei stata così agitata. 

"Cerca di concentrare tutta l'ansia ora. Poi sali sul palco e dai tutta te stessa. Non te ne puoi andare Na. Non puoi" mi dice. Mi volto a guardarlo, un po' sorpresa. Lui, di tutta risposta, mi stringe a sé, e, non dovrei dirlo, ma un po' di ansia se ne va. 

"Se non ci fossi tu" gli sussurro io, scompigliandogli i capelli. 

Sento le gambe tremare quando mi alzo per andare in studio con tutti gli altri, al punto che faccio fatica a sedermi al mio banco. 

Ho un terribile presentimento, terribile. 

Leo, accanto a me, non dice una parola. Sembra agitato anche lui. 

"Buonasera e benvenuti a questa nuova puntata di Amici! Oggi iniziamo subito con una sfida, voluta da Rudy. Nausicaa scendi e metti la maglia qui sul banchetto" mi chiama Maria, entrando in studio. 

Ah bene, partiamo subito. Meglio così, ad aspettare lì sulla sedia credo sarei morta. 

"Mi raccomando, torna qui" sento Leo sussurrare mentre mi alzo. Mi volto a sorridergli e poi scendo, andando incontro al mio destino. 

"Facciamo entrare la sfidante, lei si chiama Ibla" annuncia Maria, accogliendo la ragazza che entra in studio. 

Ha talmente tanta personalità che mi sento piccolissima anche solo a guardarla. Deglutisco ansiosamente. La vedo sempre più difficile. 

Maria fa accomodare il giudice esterno, che fa partire subito la sfida facendo cantare a Ibla il suo inedito, lo stesso che avevo sentito nella clip. 

Cavoli, è davvero brava. Senza rendermene conto muovo anche le spalle a tempo di musica, tanto è travolgente il ritmo della canzone. 

"Nausicaa porti anche tu il tuo inedito, Somewhere" ordina il giudice, dopo l'esibizione di Ibla. 

Sorrido per la prima volta da stamattina, mentre guadagno il centro del palco. Sono felicissima, è la prima volta che porto il mio inedito, e anche se dovessi uscire, lo avrò cantato almeno una volta qui. 

Mi sento libera, finalmente. Do il massimo, tutta me stessa in ogni parola. Non devo avere rimpianti. 

Tutto lo studio applaude quando finisco di cantare, sento il cuore in gola. Sono agitatissima. 

"Perfetto, grazie mille. Ora Ibla, vorrei sentire una cover, 'La casa azul' di Mengoni". 

Mi siedo sullo sgabello, respirando profondamente. Incrocio lo sguardo di Sam, che mi fa un cenno di incoraggiamento e mi sorride. Annuisco, facendogli l'occhiolino. In realtà sto morendo dentro, ma cerco di far finta di nulla. Non devo farmi scalfire. Prima regola del pugile. 

"Nausicaa tu invece porti un mashup, giusto?" mi chiede il giudice. 

"Si, tra' God is a Woman' e 'I do'" confermo io, cercando di entrare nel mood della canzone. 

Era una vita che non portavo un'esibizione rappata, e mi mancava da morire. 

Sfogo nelle strofe tutta la mia rabbia, tutta la frustrazione per i commenti ricevuti. Svuoto la mia mente, mi obbligo a farlo.

"Sei a posto così?" domanda Maria al giudice. 

"In realtà no Maria, sono fortemente combattuto....posso chiedere un altro pezzo?".

Ecco qua. Sono ufficialmente terrorizzata. Non ce la farò. Questa sfida la perdo, di sicuro. 

"Allora, Nausicaa, ho visto tra i tuoi brani uno che mi ha incuriosito molto...'Never Enough'".

legge il giudice, dopo l'esibizione di Ibla.

Annuisco, con una fitta allo stomaco. Incrocio lo sguardo di Anna, che mi fa un cenno di incoraggiamento anche lei con il capo. 

"Una scelta coraggiosa, sono molto curioso di sentirti".

Tiro un respiro profondo, cercando di prendere quanta più aria possibile. Per questo brano, è fondamentale. 

Aspetto che portino l'asta e ci incastro il microfono, impresa difficile visto quanto forte mi tremano le mani. 

Mi catapulto nel mondo opposto rispetto al brano precedente, sono lenta, calma, precisa. 

Salgo perfettamente durante gli acuti, prendo ogni nota in maniera impeccabile. Devo farcela. Deve essere la mia miglior esibizione di sempre, perchè potrebbe essere anche l'ultima. 

Sento il pubblico applaudire, le urla dei miei compagni, mi godo l'espressione sul viso di Anna. Ormai è andata. Ho dato tutto ciò che potevo dare. 

Io e Ibla raggiungiamo il centro del palco, e lei, in maniera molto carina, mi porge la mano e me la stringe, dicendo "Sei eccezionale, complimenti". 

Le sorrido di rimando, ma non ci bado troppo. Sono in tensione per il risultato della sfida. 

"Allora, parto con il dire che siete molto diverse, ma molto forti entrambe sicuramente. Ibla è fresca, originale, molto matura e consapevole"

Lo stomaco mi si restringe ad ogni parola. Ho perso, ormai è praticamente certo. 

"Tu Nausicaa invece, sei totalmente l'opposto. Hai una presenza scenica magnetica, che, al contrario di ciò che dice Zerbi qui presente, non è affatto un difetto. Si vede che non sei costruita, sei estremamente naturale, e quando uno ti vede così, una figura così piccola, non ti darebbe mai credito. Poi parti, e non ce n'è per nessuno. Hai il fascino di una persona insospettabile che fa qualcosa che lascia tutti a bocca aperta. Quindi, per me, questa sfida la vinci tu, anche se credo che Ibla meriti il banco" 

Non ci credo. Non riesco a crederci. Esulto felicissima mentre corro a riprendere la mia amata felpa. 

"Brava brava brava" sento Anna esclamare con tono orgoglioso. 

Risalgo al banco, tuffandomi nell'abbraccio di tutti i miei compagni. 

Per ultimo, abbraccio Leo. Mi stringo forte al suo petto, mentre lui sussurra "Ce l'hai fatta, ce l'hai fatta". 

E, finalmente, mi risiedo al mio banco. Il mio amato banco. 

Dammi modo di amare la tua parte peggiore- Amici 20Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora