Capitolo 6

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Inizio a mal sopportare Arianna. Non la tollero proprio più. Vederla ignorare ogni regola, stare tutto il giorno a poltrire mentre noi siamo qui, a raccogliere ogni briciola che ci viene offerta, per cercare di recepire e assorbire quanto più possibile. La sua supponenza, la sua poca voglia di lavorare, mi irritano. E no, non voglio per niente atteggiarmi a donna vissuta. Semplicemente penso alle millemila persone che venderebbero una mano pur di essere qui, e invece lei, a cui è stata concessa questa opportunità, che fa? La getta via così. 

Come se non bastasse, anche in casa è totalmente inutile. Passa le giornate a letto, non mette a posto neanche un fazzoletto, per non parlare della cucina. Alla fine della fiera, a cercare di dare una forma umana e un aspetto vivibile a questa casa siamo solamente io, Martina, Leo e Samuele. 

'Questa è matta' penserete. Ma vorrei vedere voi, se foste appena tornati da cinque ore di lezione, con una fame da sbranare anche il tavolo, e trovarla ancora a dormire, come se nulla fosse. 

"Ma è ancora a letto?" mi chiede Esa, guardandosi intorno. 

Annuisco, cercando di mantenere un'espressione neutrale.

"Com'è andata oggi?" domanda, sedendosi accanto a me al bancone della cucina. 

"Bene dai. Il pezzo viene piuttosto bene, devo solo provarlo ancora un po'. Partivo avvantaggiata, è una delle mie cantanti preferite" rivelo, intenta a spiluccare il mio toast. 

"In effetti ti ci vedo, hai molto questa attitude da popstar" scherza Esa.

"Si si, sicuro, appena uscita da qui vado direttamente ad esibirmi al Superbowl" ribatto io, ridendo a mia volta. 

"Ti vedo più serena oggi sai?" dice, dopo qualche minuto di silenzio. 

"Si, sono più tranquilla. L'altro giorno ero semplicemente un po' giù" rispondo evasiva, andando a lavare il piatto. 

"Si si, certo...quindi Leo e gli altri non c'entrano nulla, no?" sussurra, avvicinandomisi sempre di più, per non farsi sentire da nessuno. 

Rimango immobile per qualche istante, guardandolo mettersi accanto a me e lavare il suo piatto come se nulla fosse.

"Come...?" 

"Sono un buon osservatore Nausicaa. Tutto qui" spiega con semplicità.

"Oh...bene. Ma nulla di che, credo siano solo mie paranoie. In fondo non ho fatto nulla di male per essere loro antipatica, infatti in questi giorni le cose vanno molto meglio" dico, cercando di convincere me stessa più che lui. 

"Ma si, infatti. Vedrai che si sistemerà tutto" mi rassicura Esa, dandomi un bacio sulla testa e allontanandosi, lasciandomi lì, sola, con i miei pensieri. 


Mi siedo sul divano dietro alla colonna, aspettando pigramente che arrivino le tre per andare a lezione. 

"Ehi" mi saluta Evandro, rientrando in quel momento. 

"Come va?" chiedo, facendogli posto accanto a me. 

"Tutto bene dai. Ho tardato un po' perché mi sono fermato a parlare con Giulia e Marti in sala relax. Giulia era in para perchè una delle coreografie di sta settimana è tipo megadifficile e ha paura di non farla bene" rivela, con fare da comare. 

"E tu ovviamente subito pronto ad impicciarti eh" lo prendo in giro, scompigliandogli i capelli. 

"Vabbè, non vuoi sapere i dettagli?" mi provoca lui, intrappolandomi le mani con le sue. 

"Ovvio che si. Vai" ammetto, placandomi. 

"Allora, pare che Veronica le abbia assegnato due coreografie da preparare, e che una di queste sia molto, molto complicata per lei. E, in un certo senso, centri anche tu" dice, lasciandomi un attimo interdetta. 

"Ora, io non so bene, perchè mi sono trovato alla fine del discorso e appena se so accorte che stavo a senti', hanno smesso. Però a quanto so riuscito a capi', in sta coreografia Giulia deve fa' tipo la figa, è tipo na cosa sexy. E ho sentito che diceva che Veronica e Simone le hanno fatto l'esempio tuo, che tipo te sei proprio così e quindi te viene naturale e non sembri forzata, e lei quindi doveva fare in modo de non sembra' finta" 

Ah, perfetto. Non so se sentirmi lusingata o profondamente imbarazzata da questa cosa. Prima d'ora non avevo mai fatto caso a questo mio modo di essere, ma forse il fatto che tutti me lo facciano notare, dovrebbe farmi porre qualche domanda. 

"Beh? Non vuoi sape' com'è andata a finire?" insiste Evandro, riportandomi sul pianeta Terra. 

"Oh, si certo, vai, dimmi" annuisco, voltandomi verso di lui. 

"Niente, Marti le stava dicendo de sta tranquilla, che tanto la coreografia è pe la settimana prossima e non pe sta puntata e che, se proprio non si sentiva, de veni' a chiedere consigli a te. Non te dico che faccia ha fatto Giulia" continua lui, scoppiando a ridere. 

"Mo me diventi pure consulente, vuoi vede'?" mi prende in giro, mentre io di tutta risposta gli faccio un gestaccio.

'Ma perchè dico io. Perchè'.



Buongiorno! Innanzitutto scusate per questo pasticcio, ma Wattpad fa le bizze e mi aveva pubblicato una bozza senza che me ne rendessi conto. Ecco a voi il capitolo completo 💚


Dammi modo di amare la tua parte peggiore- Amici 20Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora