1 ehi Evans!

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in copertina Lily Evans

-Ciao mamma, ciao papà, ci vediamo alla fine dell'anno- disse la giovane ragazza dai lunghi capelli rossi ai suoi genitori, che l'abbracciavano quasi piangendo, sapendo di dover lasciare la loro bambina, ormai ragazza, fino all'arrivo dell'estate.

-Ci mancherai Lily- piagnucolò la signora Evans lasciando sul viso della figlia baci affettuosi

-Anche voi, ma guarda, mancano cinque minuti, devo andare- disse infine la rossa, prendendo i suoi bagagli e avviandosi verso il muro tra il binario nove e dieci.

Erano passati sette anni dalla prima volta che aveva varcato quel muro, eppure trovava ancora disagiante l'oltrepassare una parete davanti a una dozzina di babbani.
Prese un grande respiro, chiuse gli occhi e iniziò a correre spingendo il suo carrello verso il muro.
Appena riaprì i grandi occhi verde smeraldo si senti a casa.
Maghi e streghe di ogni età circolavano per il binario con lunghi mantelli e grandi carrelli da dove provenivano squittii di civette chiuse nella gabbia, con voglia di volare. Il bellissimo treno scarlatto faceva da sfondo ed il fumo che usciva dalla locomotiva rendeva tutto così "d'epoca" pensò Lily Evans ammirando lo scenario.

Iniziò a camminare tra la folla, cercando di non sbandare contro nessuno.
Arrivò alle porte del vagone alle undici meno tre, giusto in tempo per vedere quattro figure correre attraverso i binari per arrivare in orario.
Al capo dei quattro riconobbe il suo migliore amico, Remus Lupin, il quale con una inaspettata velocità correva, mentre con lo sguardo badava ai suoi tre amici che correvano disperati.
Lo sguardo ambrato del ragazzo, appena incontrò quello smeraldino della ragazza si tranquillizzò e sorrise  rallentando

-Muoviti idiota- urlò la migliore amica vedendo rallentare la sua corsa.

Così ricominciò a correre e appena riuscì a mettere piede sul vagone, lasciò cadere il bagagliaio per stringere la ragazza in un breve, ma caloroso abbraccio che fece sciogliere il cuore di Lily.

Ma Remus non era il solo ad essere riuscito a salire in tempo

-Ehi Lunastorta, so che non vedi la Evans da tanto, ma qui ci giochiamo lo scompartimento, e se non ti dispiace, non voglio sentire Ramoso lamentarsi per tutto il viaggio per le poltrone scomode, grazie- sbuffò il ragazzo dagli occhi tempesta e la giacca di pelle messa a casaccio, simbolo di Sirius Black.

Lupin lasciò l'abbraccio per poi salutarla e dirigersi con l'amico verso lo scompartimento facendo spazio agli altri e due ragazzi, il primo passò imbarazzato seguendo i due e il secondo...

-Ehi Evans, quest estate sei diventata più bella o sbaglio?- sorrise James Potter, aggiustandosi i capelli corvini senza un buon risultato dato che, da quando Lily ne aveva memoria, avevano sempre cercato di sfidare la forza di gravità.

Qualunque persona avrebbe preso la frase del corvino come un gentile complimento, da un gentile e cortese ragazzo.
Ma no, Lily Evans non avrebbe mai preso sul serio una sola parola che sarebbe uscita dalla bocca del ragazzo.

Diciamo che alla ragazza Ramoso non stava così simpatico, anzi lo riteneva insopportabile, arrogante, egoista meschino e un pallone gonfiato.
Perché?
Oh per rispondere a questa domanda dobbiamo tornare indietro di due anni: la fine degli esami G.U.F.O....

-Forza Lunastorta, Felpato... PITON!- chiamò il ragazzo con gli occhiali, i suoi migliori amici, per poi rivolgersi al ragazzo dai lunghi capelli neri unti che passava di lì

-Expelliarmus!- pronunciò indicando il Serpeverde con la bacchetta, disarmandolo

-Bel colpo James!- incitò Black dietro di lui godendosi la scena

-Impedimenta!- pronunciò ancora il Potter contro il povero ragazzo senza difese, facendolo levitare, mentre molto studenti continuavano a pronunciare il nomignolo che avevano dato al ragazzo, "Mocciosus"

-Chi vuole vedermi togliere le mutande a Mocciosus?- ghignò il ragazzo diabolicamente.

Lily, che fino a pochi secondi prima si trovava seduta sul prato a discutere dell'esame con Marlene e Alice, si alzò e corse in soccorso del suo migliore amico.

-Lascialo stare Potter- urlò al ragazzo che stringeva ancora la bacchetta e che al suo richiamo sposto l'attenzione su di lei

-Solo se esci con me Evans- ghignò ancora il ragazzo che ormai le correva dietro da anni

La rossa mosse il viso in una smorfia di disgusto puro

-Non uscirò mai con te Potter, preferirei uscire con la piovra gigante del lago nero- disse schifata

-Beh allora guarda Mocciosus così!- sogghignò quasi come offeso all'orgoglio

-Non chiamarlo così!- urlò arrabbiata la ragazza

Il corvino stava per rispondere qualcosa quando una voce interruppe la litigata

-Non ho bisogno dell'aiuto di una sporca sanguesporco- disse schifato il Serpeverde ancora a testa in giù

Lily sentì quelle parole come una lama dentro al suo petto, ma il dolore di subito sostituito dalla rabbia.
Non solo era stata l'unica a difenderlo tra tutta quella gente, ha anche osato insultarla sul suo stato di sangue, cosa per cui molti l'avevano presa di mira data la situazione.

Intanto il corvino capendo la gravità della situazione fulminò con gli occhi nocciola il Serpeverde

-Chiedi scusa alla Evans- gli urlò contro

-No fermo Potter, tanto non ha bisogno di una sanguesporco come me o sbaglio Mocciosus?- disse la ragazza con l'odio che le bruciava negli occhi smeraldini dissi sul suo migliore amico

...Perciò Lily ce l'aveva con James Potter.
Per aver bullizzato il suo ex migliore amico per anni. Ma si sentiva anche di doverlo ringraziare per aver fatto uscire la verità su ciò che pensava il Serpeverde.
Ma a quei tempi non lo trovò strano, dato che ultimamente si era unito ad una cerchia di Serpeverde che andavano in giro a picchiare nati babbani e con la minaccia che incombeva la fuori, questo era un brutto segno.

-No Potter, non verrò ad Hogsmade con te- disse schietta senza neanche guardarlo negli occhi

-Ma io- cercò di difendersi il ragazzo

-Niente MA Potter, porta te ed i tuoi ridicoli capelli lontano da me- sbuffò irritata portandosi una ciocca rossa dietro l'orecchio

Il ragazzo cercò di dire qualcosa, o di incrociare il suo sguardo, ma fu tutto inutile; si arrese, si spostò gli occhiali sul naso dritto e con l'aria di sconfitta se ne andò via, raggiungendo i suoi amici nello scompartimento lasciando Lily nel corridoio.


angolo autrice

non c'è niente di più bello dell'era dei malandrini.

Comunque si sono Soph di "Perché continuare ad odiarci" se venite da lì, ben tornati e se siete nuovi ciao.

Oke disagio non so che scrivere

domani pubblico

-soph

mischief managed|| JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora