Severus ripiegò la lettera tra le mani e guardò nel vuoto oltre la finestra.Remus Lupin? Rapito? Mangiamorte? Cosa se ne sarebbero dovuti fare di Remus Lupin?
Piton non aveva mai avuto un eccellente rapporto con lui. Partendo dal fatto che, facendo parte del gruppetto di Potter aveva un posto in prima fila durante le sue umiliazioni pubbliche seppur non agisse in prima persona, se ne stava lì ad osservare senza muovere muscolo. Probabilmente Lupin era quello che Severus odiava di meno di quei quattro: non era espansivo, buffone e pagliaccio, era abbastanza silenzioso e cauto, con i libri in mano ed il capo chino. Non si capiva perché seguisse quei tre, era come un altro mondo. In più era anche stretto amico di oh beh, di Lily. Lei gli parlava spesso di lui, di quanto fosse gentile, geniale, garbato, educato e, oh, a volte Piton pensava ne fosse innamorata. Era geloso di lui sotto alcuni aspetti: poteva avere Lily tutta per se senza essere giudicato o guardato male da tutti. Però ciò che Severus sapeva in più di Remus Lupin era un particolare essenziale: durante il quarto anno aveva notato un po' troppe congruenze tra il paragrafo sui lupi mannari e la vita di Lupin. era convinto nascondesse qualcosa, così provò ad usare quest'arma contro Black che gli rispose "Se ti credi tanto un genio vieni stanotte davanti al platano picchiatore....." gli aveva spiegato come entrare nel passaggio ma non l'aveva avvertito di tutto. Il Serpeverde per sete di vendetta seguì le indicazioni e si trovò attaccato da un lupo mannaro ed un debito sulla vita a James Potter. Piton sapeva della licantropia di Lupin. Questa cosa svegliò un campanello d'allarme nella mente del ragazzo: lupi mannari. Voldemort aveva anche un esercito di lupi mannari. Forse loro? Naaaah, che senso avrebbe avuto? E se invece avessero provato a minacciare l'Ordine?
"ASPETTA" pensò. Ricattare l'Ordine, forse avrebbe potuto giocarsi una carta più grande di lui che l'avrebbe portato ai piani superiori. Avrebbe solo dovuto trovare il modo per paralare con qualcuno di grado più alto, qualcuno come Malfoy.
Piton trovò il modo di parlare con Lucius Malfoy che s'illuminò, trovò in questa situazione un'opportunità di vincere l'Ordine. Il Malfoy ne parlò a Narcissa Black per confrontarsi sul da fare. Per evocare una riunione ci voleva una persona dei piani alti e lei, pur non facendo parte della cerchia, faceva parte della famiglia più vicina al Signore Oscuro. La famiglia Black aveva ideali rigidi, un patrimonio che sarebbe bastato per sfamare metà della popolazione londinese ed era una delle Sacre Ventotto. Tenevano molto all'ideale del purosangue, così tanto che pur di non infrangere la purezza si combinavano matrimoni anche tra lontani cugini. Quindi o si era fortunati e si trovava, come nel caso di Narcissa, un purosangue, o si finiva all'altare con il proprio cugino.
Cygnus e Druella Black avevano avuto tre figlie: Bellatrix, Andromeda e Narcissa. La prima e la seconda erano molto, molto simili fisicamente, ma per quanto potessero somigliarsi, non sarebbero potute essere più diverse caratterialmente. Bellatrix, la maggiore aveva ricci neri ed occhi sempre sugli attenti, estranea ai sentimenti e molto ambiziosa, con una passione per i duelli e le arti oscure. Dopo la scuola ebbe un matrimonio combinato con Rodulphus Lestrange, con cui poi si unì ai Mangiamorte. Andromeda aveva i suoi stessi ricci ma castani, i suoi occhi erano cauti e premurosi. Era la sua versione più emotiva, meno esuberante, a cui non piaceva dare nell'occhio. Seppur potesse sembrare cauta, lei era la ribelle della famiglia: ad Hogwarts aveva avuto l'opportunità di confrontarsi con altre realtà ed aveva capito che forse in casa sua era in vigore un regime piuttosto patriarcale e rigido. Forse cambiò completamente idea dopo aver perso la testa per Ted Tonks, un nato babbano che le aveva rubato il cuore portandola in un mondo dove le differenze erano solo concetti sociali degli aristocratici. Si fece travolgere dai sentimenti e si ribellò alla famiglia quando scoprirono tutto: non potevano permettere di imbrattare la stirpe con un nato babbano. Così Andromeda stanca di tutto scappò con lui dopo il diploma, garantendosi il disconoscimento da parte di tutta la famiglia. L'unica persona fiera di lui era stata suo cugino Sirius: lei aveva scelto la felicità, come biasimarla. Narcissa era sempre stata l'ombra delle sue sorelle, cauta e fredda, i suoi capelli erano lisci e neri, sguardo fermo ma premuroso: era il punto d'incontro tra i due estremi che avevano creato le sorelle. Aveva paura d'essere o troppo come l'una o come l'altra. Era una Bellatrix che si lasciava influenzare dai sentimenti e la sua ambizione non era incanalata nelle maledizioni o nei duelli. Non era però sciocca come Andromeda. Era forte con gli incantesimi e i duelli, sapeva fare grandi cose per amore. Incontrò Lucius a scuola, fu un amore strano, insolito, ma alla fine entrambi riconobbero il sentimento tra di loro e si lasciarono andare. Erano giovani ma il loro amore sembrava duraturo, Lucius le diceva che un giorno l'avrebbe portata all'altare e così speravano un po' tutti: l'unione tra la famiglia Black e Malfoy sarebbe stato un grosso affare.

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mischief managed|| Jily
Fiksi PenggemarUna versione della nascita dell'amore che diede la vita al bambino che è sopravvissuto, un amore che diede la vita per il mondo, un amore che ha impiegato più tempo a nascere che a finire. Un amore così potente da uccidere Lord Voldemort. tratto da...