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James era in camera sua dinanzi allo specchio, stava come sempre cercando di placare i suoi capelli e s'era concentrato su come sarebbe andata a finire la serata. L'anno prima, quello stesso giorno era piombato in casa di Lily per prelevare Remus presentandosi ai suoi genitori ora Lily avrebbe cenato con i suoi, sarebbe stato imbarazzante. Conoscendoli sarebbero stati capaci di fare domande inopportune o peggio avrebbero cercato di refilarle più cibo. Li aveva pregati la sera prima di non creare disguidi, loro si erano offesi, "tu pensi veramente che saremmo capaci di fare una cosa del genere?", James aveva risposto di si.

Erano le diciannove quando il campanello suonò, Sirius corse ad aprire. Remus e Lily erano sulla soglia della porta con pesanti cappotti e un vassoio di dolci.

-Buonasera- disse Lily sorridendo nervosa

-Ehi Evans, Moony, entrate prego, James è su, Dorea e Fleamont sono in cucina-

Raggiunsero i signori Potter nella grande cucina di legno: Dorea era sempre come Lily la ricordava. In quel momento sembrava proprio impegnata: si muoveva per la cucina con la teglia di lasagna che fluttuava in aria mentre mescolava in una ciotola delle uova con il latte. Nel mentre dettava la ricetta del pudding a Fleamont Potter che con un grembiulino verde con gli gnomi che si muovevano eseguiva gli ordini della moglie. A Lily venne da sorridere in un modo incredibile, era questo che sembrava un matrimonio o la felicità. Lei l'aveva vista, l'aveva vissuta per un po' da piccola quando suo padre non lavorava ancora per quell'azienda di oli e prima che...Insomma l'importante era che l'avesse vissuto. Invidiava James e Sirius per quella felicità in casa che lei poteva solo ricordare. Ma Remus era la sua famiglia ormai, anche lui era felicità e ringraziava sempre la sua esistenza.

Dorea si accorse dei ragazzi dopo cinque minuti che girava con la ciotola sotto al braccio. Quando vide Lily il suo viso era un misto di felicità e malinconia. La ragazza le era sempre stata simpatica e l'amore che suo figlio provava per lei la rendeva ai suoi occhi un enigma. Aveva visto suo figlio soffrire per lei, le era dispiaciuto particolarmente ma non poteva biasimarla: aveva ragioni più che valide, solo che aveva agito nel modo sbagliato. Il fatto che però fosse lì con una scatola di pasticcini in mano le faceva sperare che si fosse ripresa e che magari avrebbe rifatto avvicinare suo figlio.

-Oh! Carissimi ben venuti! Remus caro!- iniziò a correre verso di loro facendosi seguire dalla teglia che andò a finire in fronte a Remus per colpa della sua altezza

-Oddio scusami bello!- finì abbracciandolo

-E TU! Bellissima! Come sei bella!- iniziò dandole un bacio sulla guancia-che cara hai portato dei dolci! Almeno se Fleamont dovesse rovinare il pudding non rimarremo a secco!-

-E' un piacere per me essere qui-sorrise con le guance rosee mentre schivava dei mestoli volanti

-Ehi! Dorea! Non credi nelle mie capacità culinarie!- urlò Fleamont da sotto al frigo

-Scusatemi il marito, dov'è James, Sirius?- chiese la donna

-E' su a sistemarsi i capelli-

-Insolente, se non arriva entro due minuti gli faccio pentire di avere i capelli-

-Già mi pento di avere i capelli in verità- sbucò James da dietro la porta della cucina

-Ciao James- lo salutò Remus

-Ciao James- sorrise in imbarazzo Lily

-Ehi Moony, Evans- gli occhi di James e Lily s'incontrarono ed una scintilla si creò per quel mezzo secondo in cui tutto rimase in silenzio.

-E va bene, dov'è Peter, caro?-chiese Fleamont

-Lui non viene, è con il padre, però ci raggiunge alle undici-spiegò Sirius

mischief managed|| JilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora