mischief managed|| Jily

48 order of phoenix

-Lily sei pronta?- urlò Remus dal salotto dove sedeva da un quarto d'ora nella sua giacca di jeans

Il suo ginocchio ticchettava e la sua mano a tempo con esso: era in ansia. La sua vita da un mese a quella parte stava cambiando completamente. All'inizio di settembre era andato con Lily ad iscriversi ai corsi per diventare auror e a metà dello stesso mese avevano superato gli esami così a metà ottobre avrebbero iniziato gli sudi.

Intanto una sera era arrivata una lettera da Silente, una specie di strillettera che però aveva o scopo informativo. La lettera parlò ai due con lo stesso tono cauto del Preside il quale li avvisava del fatto che l'ora della scelta era arrivata. Il Signore Oscuro stava iniziando a seminare il panico anche nel mondo babbano più frequentemente facendo precipitare ponti e creando stragi di babbani. "Il mondo magico come quello babbano è in un grande pericolo, stiamo iniziando ad agire. Se volete lottare per la pace con noi e affrontare la realtà faccia a faccia vi aspetto la sera del 10 ottobre al quartier generale a Londra. Mi raccomando ragazzi, se pur siate ancora giovani vi chiedo di usare l'intelletto nel modo che possiate arrivare ad una giusta conclusione per il vostro futuro -AS"  Così terminò la lettera che si sgretolò dinanzi ai loro occhi impensieriti.

Da quella sera Remus e Lily rimuginarono molto sul da farsi, avevano entrambi paura per una questione seria e avrebbero avuto tutte ragioni valide per non parteciparvi ma il leone che ruggiva dentro di loro diceva di agire, di combattere, di fare qualcosa per il mondo. Avrebbero lottato, indipendentemente dal suo stato di sangue o la sua licantropia.

Così arrivò il 10 ottobre e Remus, come già dicevo, aspettava Lily che finiva di prepararsi per la riunione. Lui non sapeva se fosse un evento formale o meno quindi s'era vestito da babbano per non prestare attenzione per le strade di Londra.  Al contrario Lily aveva deciso di vestirsi in modo "professionale" o almeno così diceva, paragonandolo ad un colloquio di lavoro. Remus non aveva mai avuto certi problemi dato che il suo primo colloquio di lavoro era stato in una gelateria. Nel mentre Lily entrò in crisi perché non trovava i suo berretto all'inglese. Aveva litigato tutto il primo pomeriggio con i suoi capelli che aveva tagliato due giorni prima ornando il suo viso con una morbida frangia che le cadeva sugli occhi smeraldini.  Remus adorava come le stesse quel taglio di capelli che aveva già fatto al quinto anno e che in quel momento, con quei tratti più definiti, le donava ancora di più. Remus aveva notato che ogni volta che una ragazza decideva di svoltare la sua vita, stranamente iniziava dal taglio di capelli. Aveva senso? Non lo sapeva ma se a Lily faceva stare bene perché no?

La ragazza in questione scese alle 17:30 dal piano superiore.

-Alla buon ora- esclamò lui alzandosi dal divano

-Senti, non rimproverarmi, andiamo piuttosto-

I due ragazzi lasciarono il quartiere di York e si diressero verso una struttura quasi al centro della città. Era una palazzina abbandonata dove però, Remus e Lily avevano scoperto esserci delle specie di metropolveri, solo che erano dei gabinetti. L'avevano scoperto grazie ad un vecchio signore tutto trasandato che una volta andò alla gelateria dove Remus lavorava e aveva riconosciuto le sue cicatrici come quelle di un lupo mannaro. Parlarono un po' finché non s'erano effettivamente accorti di essere entrambi dei maghi. Il signor Frais viveva a York da tutta la vita, non aveva mai avuto l'opportunità di frequentare Hogwarts per colpa della guerra contro Grindelwald. Perciò conosceva bene la città ed i suoi segreti magici. Gli indicò quindi anche questo luogo che portava alla metropolitana di Londra, più precisamente ai suoi servizi igienici. A Lily non sembrava molto sicura come cosa, infatti quando si guardarono entrati nei bagni, speravano solo di non esser stati presi in giro.

-Ok Rem, vieni con me-

Entrarono in un solo bagno che non dava l'aria di esser stato pulito recentemente. Guardarono la tazza dove sarebbero dovuti entrare.