mischief managed|| Jily

26 party

Erano ormai tre giorni che per il castello echeggiavano voci e supposizioni su ciò che era successo alla partita. In ogni angolo del castello gli studenti parlavano e parlavano. Non c'era un solo argomento di cui parlassero in verità, avevano tante opzioni: il fatto che Mary McDonald fosse andata a vedere la partita con il ragazzo sfigato di Tassorosso, il fatto che Marlene Mckinnon fosse arrossita al complimento di Sirius Black, il dilemma su cosa nascondessero quest'ultimo e Lily Evans che nessuno poteva sapere, ma la cosa che più saliva a galla durante le conversazioni, era sicuramente il fatto che Lily avesse salvato James Potter da una brutta fine.

Erano successe troppe cose mattina per poterne parlare solo per poche ore. Alcuni testimoni avevano giurato di aver visto il Capitano di Corvonero scrutare con sguardo disturbato Mary saltare in braccio a Reginald Cattermole, quindi si erano create voci sul fatto che Johnson fosse geloso di lui. Molti trovavano questa supposizione inverosimile, siccome erano convinti del fatto che la bellissima Mary non sarebbe mai potuta stare con un ragazzo del genere, probabilmente lo stava soltanto usando per far ingelosire Thomas.

Molte erano le teorie sul segreto tra Sirius Black e Lily Evans: certi presupponevano che tra quei due ci fosse stato qualcosa come un bacio all'oscuro di James che se l'avesse scoperto avrebbe probabilmente chiuso con entrambi, altri credevano che fosse successo qualcosa all'inizio d'ottobre quando, alcuni ragazzi avevano notato, non c'erano ne Lily e James alla ronda, ne Sirius in Sala Comune ad aspettare James. Per quanto riguardava James e Lily, tutte quelle persone che tifavano per lui nella battaglia alla richiesta di uscire alla ragazza, erano finalmente pronti ad aspettarsi un "si" al prossimo invito ad Hogsmade. Altri che erano dalla parte di Lily, si erano ritrovati un mondo di certezze cadergli sulle spalle, non poteva esser ceduta al fascino dell'atleta.Tutto questo aveva portato i Malandrini, Lily e le ragazze al centro dell'attenzione. Ovunque andassero c'era gente che si rannicchiava a parlare con l'altro sotto voce indicandoli.

La mattina del primo novembre, quando Lily scendendo le scale di fine mattina accompagnata da Mary, si dovette trattenere dallo schiantare una ragazzina Corvonero che le aveva chiesto se sarebbe uscita con Potter.

-Io non ce la faccio più Mary, te lo giuro-

-Non dirlo a me Lils, la prossima volta che mi chiedono qualcosa sulla partita li incateno sotto il Platano Picchiatore, così vediamo se continuano a parlare- disse con tono minaccioso stringendo i pugni.

Arrivarono in Sala Comune e sbuffando si buttarono sui divanetti rossi. Novembre s'era appena inoltrato eppure sembrava già fosse calato il gelo. Fortunatamente il fuoco nel camino di pietra, scoppiettante avvampava e diffondeva calore in tutto il luogo di ritrovo dei prodi Grifondoro. La sala era semivuota siccome molti alunni erano a lezione, c'erano solo alcuni ragazzini del quinto anno che avevano balzato l'ora di pozioni. Nessuno era di solito presente tranne alcuni ragazzi del settimo anno con ore di buca come Mary e Lily. Gli altri studenti dell'ultimo anno di solito passavano le giornate al lago, ai giardini o al campo da quidditch, quindi era raro vederli in Sala Comune.

Alice ed Emmeline erano a Rune Antiche mentre Marlene, anche lei con l'ora di buca, era andata a correre per smaltire tutto ciò che aveva mangiato la sera di Halloween. Anche Mary sarebbe dovuta andare a correre, ma solo l'idea di doversi cambiare l'aveva spinta a seguire Lily in Sala Comune. Mary si mise ad osservare il fuoco e le fiamme che ardevano, pian piano la sua mente s'era persa in altri pensieri, pensieri che ricorrevano alla fine della partita.

Dopo esser uscita dal campo da quidditch, la ragazza era più che euforica, non solo per la vittoria della sua squadra, ma anche per la vincita della scommessa con il portiere di Corvonero, ciò implicava il non dover uscire con lui, cosa che la rese ancora più felice. Era così felice che aveva iniziato a saltellare.