ᴛʜᴇ ʙᴏʏ ᴡʜᴏ ʜᴀᴅ ɴᴏ ᴄʜᴏɪᴄᴇ/ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ

TERZO CAPITOLO

DRACO stava così bene con il suo maglione di Quidditch che Elara pensava di poter bruciare internamente.

Era solo un maglione verde chiaro e grigio ma in qualche modo su di lui sembrava così fanciullesco e ammorbidiva la sua eterna aria da duro, al punto che doveva frenare la voglia di correre al tavolo dei Serpeverde e passare le mani nei suoi capelli.

"Perché Malfoy indossa il maglione di Quidditch?" domandò alzando la voce e bruscamente, fermando l'intensa conversazione di Tracy e Indigo riguardo come potevano intrufolarsi nel dormitorio dei Grifondoro per stare con i gemelli Weasley. "Pensavo avesse mollato la squadra" Stuart rizzò le orecchie, guardando dietro Indigo per vedere Draco. "L'ha mollata. Cioè sono molto sicura che l'abbia fatt-"

"Da quando c'è ne frega qualcosa di Draco Malfoy?" sbuffò Indigo, mordendo una mela rossa. "Solo un altro moccioso egoista"

"Concordo" rispose Tracy, lanciando una fragola a Stuart che la prese in bocca facilmente. "Immagina essere figlio di Lucius Malfoy e pensare ancora che le persone sono privilegiate della tua presenza"

Elara non poteva staccare gli occhi Draco che stava prendendo una mela verde dal cestino e ascoltando Theodore Nott. Si morse il labbro mentre i suoi amici tornavano alla loro conversazione. Gli tolse lo stesso maglione di Quidditch l'anno scorso quando i Serpeverde vinsero contro i Tassorosso- Draco aveva preso il boccino all'ultimo secondo. Tornò al castello così velocemente che Elara non riuscì nemmeno a congratularsi prima che la sbattesse nel ripostiglio delle scope e la scopasse, forte e veloce.

Elara incrociò un paio di occhi grigi che la guardavano, rise a se stessa, svegliandosi dal sogno, realizzando che Draco aveva notato il suo sguardo e lo stava restituendo.

Poteva vedere a cosa stava pensando esattamente, odiava questo di se stessa, come era facile da leggere E in qualche modo Draco riusciva a capirla meglio di chiunque altro.

Alzò il sopracciglio e fece un sorrisetto prima che Elara interruppe il contatto visivo, concentrandosi sul piatto pieno di uova strapazzate. "...giusto, El?" diceva Indigo, guardandola diritta negli occhi. "Giusto" borbottò Elara, non sapendo di cosa stessero parlando. "Non mi sento molto bene, scusate."

Con questo, lasciò la Sala Grande, lasciando il rumore e le chiacchiere dietro di lei quando raggiunse la sala comune dei Corvonero.  Si fece una doccia calda e si sedette al sole aspettando l'inizio delle lezioni del pomeriggio- doveva rimuovere Draco dalla sua mente.

Era decisamente inquietante- e sbagliato. Doveva smetterla di fantasticare su di lui- aveva fatto capire che era finita e lei doveva rispettarlo. Anche se era un bastardo presuntuoso.

"Va da qualche parte, Miss Jacobs?"

Elara trovò impossibile che l'universo non la odiasse. Di tutte le persone in questo castello, doveva sempre incontrare il Professore meno simpatico.

"Professor Piton" sforzò un sorriso. "Non mi sentivo molto bene-"

"Sembri stare bene" la interruppe Piton. "Spero che tu non voglia saltare le lezioni, Jacobs"

Elara si morse l'interno della sua guancia per non far trasparire la sua espressione. "Dovrebbe sapere Professore che io tra tutte le persone, non potrei mai saltare le lezioni-"

"Solo perché appartieni ai Corvonero, non significa che lavori tanto come gli stereotipi in cui credi" ghignò Piton. "Ovviamente possiamo notarlo dalla tua inabilità di seguire le istruzioni che ti ho dato riguardo Malfoy."

"Sono passate appena tre settimane-"

"Vi ho anche assegnati l'uno all'altra durante la mia classe sperando che potevi scoprire qualcosa, ma sembra che tu non capisca quanto Draco Malfoy sia pericoloso." Sibilò Piton. "Ho bisogno di sapere le sue mosse ogni settimana, Miss Jacobs, e hai fallito visto che non me ne hai data nemmeno una in tre settimane che sono passate dall'inizio dell'anno-" "Perché è così percioloso?" Elara domandò a Piton guardandosi attorno controllando che nessuno fosse in giro. "Solo perché è il figlio di Lucius Malfoy non vuol dire che lui sia un assassino-"  "Questo non ti importa, Jacobs. Il tuo lavoro è di farmi sapere i suoi movimenti e questo è tutto."