SEDICESIMO CAPITOLO

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ELARA SI GUARDO' INTORNO.

Se lo sarebbe dovuto aspettare, ma non ci aveva pensato più di tanto che lui sarebbe stato qui. Ed era arrabbiato.

"Stuart-" iniziò, ma Stuart non la lasciò finire, invece prese Harry per il collo della camicia. Immediatamente, l'intera stanza si zittì, Ron fece un passo verso il suo migliore amico, ma Hermione lo fermò.

"Te l'avevo detto, cazzo" ringhiò Stuart, i suoi occhi di solito dolci erano pieni di rabbia. "Te l'avevo detto di tenerla fuori da tutto questo, cazzo!"
La mano di Harry cercò di arrivare al polso di Stuart. "Stuart-"
"Me l'avevi promesso!" urlò Stuart, la sua voce rimbalzava nella stanza. Elara si domandò se la magia della stanza riuscisse a bloccare le urla. "Mi avevi promesso che non avresti coinvolto nessuno di loro, Harry!"

"Stuar, per favore!" Cho si intromise, avvicinandosi a loro. "E' una delle streghe più brave della scuola-"

Stuart si girò verso di lei, non lasciando mai Harry. "Oh, quindi sei tu che l'hai suggerito? Sapevo che non mi sarei dovuto fidare di-"

"Stuart!" Elara finalmente uscì dal suo stordimento, avvicinandosi al suo migliore amico e facendogli togliere la mano dal collo di Harry. "Calmati, cazzo! Che ti è preso?"

Stuart le diede un'occhiataccia, i suoi capelli gli cadevano sul viso. Aggressivamente, li spostò. "Non iniziare con me, Elara"

"Non ti permettere di parlarmi così" lo interruppe, la sua rabbia era in crescita. "Non ti puoi permettere di entrare qui e fare come ti pare!"
"Non sai nemmeno di cosa stai parlando!" i pugni di Stuart si chiusero. "Non sai cosa hanno fatto!"

Elara sospirò, portando le braccia incrociate al petto, incontrando i suoi occhi furiosi. "Ok. Allora dimmelo, Stu. Dimmi cosa hanno fatto"
La sua faccia diventò rossa e guardò Harry con uno sguardo mortale. "La pagherai, Harry"

"Non ti permetterlo di minacciarlo" Ron si intromise.

"L'unica ragione-" continuò Stuart, ignorando Ron. "L'unica fottuta ragione per cui ho accettato di unirmi a questa stupida cosa, era perché avevi promesso di tenerla fuori!"
Le guance di Harry si colorarono di rosa. "Lo so ma non avevamo scelta-"
"Non avevi scelta?" Stuart urlò, avanzando di nuovo verso Harry. "Avevi ogni scelta possibile!"

"Se andiamo in guerra con Voldemort, abbiamo bisogno di più persone possibili!" Harry rispose, fronteggiandolo.

Elara si fece avanti e mise la sua mano sulla spalla di Stuart. "Stuar, per favore-"
Lui se la scrollò di dosso, a malapena guardandola. "Mi avevi detto che l'avresti tenuta lontana da questo. Mi avevi detto che sarebbero stati al sicuro! Mi hai dato la tua parole che non l'avresti fatti entrare-"
"Me l'hanno chiesto Stuart! Non mi hanno forzata!" Elara si mise in mezzo a tutti e due, affrontandolo. "Ricomponiti!" I suoi occhi guardavano ancora quelli di Harry. "Avevi detto che non gli e l'avresti chiesto, Harry, avevi promesso!"

"Basta!" Elara scosse Stuart costringendolo a guardarla. "Stuart! Calmati, così possiamo parlare e risolvere tutto questo fuori. Non andrai da nessuno parte sbraitando!"

Sembrò cercare di calmarsi, le punte delle orecchie rosse pomodoro. "Fatela uscire da qui!" urlò, scrollandosi dal tocco di Elara. Guardò Hermione. "Obliviala e falla uscire da qua!"
"Nessuno mi oblivierà!" scattò Elara. "Ho scelto di stare qui Stuart, quindi di qualsiasi cazzata stai parlando-"

Elara tirò fuori la bacchetta e Pietrificò il suo migliore amico. Guardò come la sua faccia si fece bianca e incrociò il suo sguardo.

George balzò ad aiutarla a tenerlo. "Accidenti Elara!"
"Aiutami a portarlo fuori da qui" mormorò.

ᴛʜᴇ ʙᴏʏ ᴡʜᴏ ʜᴀᴅ ɴᴏ ᴄʜᴏɪᴄᴇ/ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora