QUARANTADUESIMO CAPITOLO

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BLAISE LE ANDO' A PARLARE UN MESE DOPO.

Era inizio Giugno e l'anno scolastico stava per finire. Solo un mese e Hogwarts sarebbe stata vuota, di nuovo. Elara odiava pensare a quanto gli sarebbe mancato.

Stava andando a DADA, con i suoi amici, quando Blaise Zabini si staccò dal muro e si avvicinò a lei, fissandola, le mani incrociate al petto.

Elara incontrò i suoi occhi e si fermò. Non sembrava che fosse lì per dire qualcosa di sarcastico e cattivo su di lei- la sua espressione era di una determinata rassegnazione.

Come se stesse per fare qualcosa che non vorrebbe proprio fare.

"Una parola." Disse il ragazzo alto Serpeverde, rigidamente, ed Elara sentì la mano di Stuart sul suo braccio, in modo protettivo. Ma Elara sapeva che se Blaise le voleva parlare, era probabile avesse qualcosa a che fare con Draco- e voleva disperatamente sapere qualcosa di lui.

Continuava a saltare le lezioni, non facendosi vedere ai pranzi e cene, le uniche volte che l'aveva intravisto era quando si era inventata qualche scusa per andare vicino alla sala comune Serpeverde e intravederlo uscire o entrare. Poi se ne andava, sapendo che non poteva soffermarsi ma solo sapere che stava bene.

"Va tutto bene." Disse Elara ai suoi amici. "Avviatevi. Tenetemi un posto."

"Sei sicura?" chiese Indigo, guardando Blaise con disgusto e Tracy le tirò la mano per guardarla male. "Oh, okay. Non fare tardi."
Guardarono mentre i suoi amici si allontanarono, e Blaise parlò solo quando li vide scomparire.

"Cosa cazzo hai fatto?"
Elara sbatté le palpebre, girandosi per affrontarlo. "Devi essere un po' più specifico Zabini. Faccio un sacco di cose- e persone- nella mia vita."

Le labbra di Blaise quasi si spalancarono ma sembrò mantenne il controllo e si sistemò la cravatta. "Stai giocando con la testa del mio migliore amico."
Il cuore di Elara saltò qualche battito. "Oh, non sapevo avevo questo effetto su Pansy."

"Invece si." Rispose la strega Serpeverde mentre si avvicinava a loro, era appena uscita dalla classe dietro di loro. "Ma questo è per l'altro nostro amico."
"Theodore?" Elara fece la stupida. "Oh, ho pensato che fosse carino-"

"Draco." La voce di Blaise era un ringhio e Pansy mise la mano sul suo braccio.

"Ora, Blaise, cerchiamo di essere gentili." Rimproverò Pansy. "Elara è una mia cara amica e mi piace che i miei amici vadano d'accordo tra di loro."
"Dille di aggiustare il mio amico e poi forse lo considererò." Rispose Blaise ed Elara poteva vedere quanto ci tenesse a Draco.

"Si, bene, se continui a fare lo stronzo non credo che lo farà mai." Gli disse Pansy, sorridendolo. "Quindi perché non ti fai da parte- proprio così, come un babbuino minaccioso- e lasci parlare me?"

Elara non poté che sorridere leggermente.

Blaise alzò solo gli occhi al cielo, appoggiandosi al muro e incrociando le braccia al petto.

"Gli è successo qualcosa?" La voce di Elara era morbida e calma mentre guardava Pansy che scosse la testa.

"No, niente del genere." Replicò, spostandosi i capelli dal viso. "E' solo strano-"

"Strano è un eufemismo." Brontolò Blaise. "Si sta comportando come un cazz-"

"Pensavo di averti detto di stare in silenzio." Lo interruppe Pansy guardandolo male. "Si, beh. Blaise ha ragione. Strano è un eufemismo. E' fuori di testa recentemente."
Elara desiderò dirgli che anche lei stava così.

"Non parla, a malapena mangia..." Pansy si morse le labbra ed Elara vide la preoccupazione nei suoi occhi. Si ricordò che Pansy era innamorata di Draco. "Sta chiuso nella sua stanza o da qualche parte nel castello- non so dove- e sta saltando quasi tutte le lezioni."
Elara annuì, lentamente. "L'ho notato. Come sta gestirà tutte le lezioni mancate?"

ᴛʜᴇ ʙᴏʏ ᴡʜᴏ ʜᴀᴅ ɴᴏ ᴄʜᴏɪᴄᴇ/ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora