DRACO MALFOY AVEVA SCELTO LA RAGAZZA SBAGLIATA.
Salire sulla Torre di Astronomia non era mai stato così difficile- anche se arrivare lì era stato piuttosto semplice. Elara camminò vicino ai muri, strisciò per i corridoi abbandonati fin quando non arrivò al cortile. Ron aveva ragione. Era un campo di battaglia.
Era a malapena in grado di distinguere chi era chi, l'aria densa di povere e incantesimi verdi e rossi squarciavano l'aria, urla da far ghiacciare il sangue la fecero trasalire.
Elara fece tutto quello che poteva mentre camminava intorno al cortile, lanciando maledizioni a qualsiasi Mangiamorte che vedeva. Era difficile vedere nel fumo e nella polvere quindi doveva stare sempre attenta a non prendere nessun insegnante o studente.
Sapeva che i Mangiamorte non avrebbero sprecato tempo se il loro avversario fosse distratto.
Ma ora, che saliva le scale che aveva percorso tantissime volte prima- quando di allenava con Draco, quando andava solo per baciarlo e spingerlo al muro, qualche volta anche solo per piangere- la battaglia era la cosa più lontana nella sua testa.
Mantenne la bacchetta in mano, non sapendo se fosse solo, e si assicurò di mantenere i passi leggeri.
Ma quando emerse sul pianerottolo, c'era solo Draco.
Si aspettava che il suo cuore martellasse forte nel suo petto, si aspettava che il suo sangue scorresse nelle sue orecchie e le sue dita tremolanti alla vista di lui, di schiena, i suoi capelli platino illuminati dalla luna.
Ma tutto quello che sentiva era, niente. Era apatia. Si diffuse in tutto il suo petto, nello stomaco, si estese alla punta delle sue dita dove stringeva la bacchetta.
"Sei una fottuta puttana, Malfoy"
Anche la sua voce era diversa- come se qualcun altro stesse parlando per lei.
Draco si girò in un istante, la sua mano con la bacchetta si alzò.
Lo disarmò in un secondo. La sua bacchetta volò a terra.
I suoi occhi gli avrebbero dovuto far provare qualcosa: spalancati e in panico e quasi disperati mentre la guardava, le sue labbra aperte.
Elara si avvicinò, tenendo la bacchetta alzata e puntata su di lui. I suoi occhi, illuminati dalla luna, si abbassarono sulla bacchetta e poi di nuovo su di lei.
"Elara..." Sembrava come se avesse appena pianto e alzò la mano in segno di resa quando lei si avvicinò ancora di più, i suoi denti stretti. "Elara, cosa cazzo stai-"
"Mi hai usata." Dovevano essere tre parole che le avrebbero spezzato il cuore, di nuovo ma tutto quello che sentiva è che era esausta, fino alle ossa.
"Mi hai usata per aiutarti a riparare quel fottuto armadio ed io ero troppo fottutamente cieca per capirlo."
I suoi occhi si spalancarono prima di chiuderli mentre lei notava il tremolio alla mano. L'aveva preso, ovviamente, in un brutto momento. Li aprì di nuovo, due vortici di argento che una volta l'avevano affascinata e attirata nelle loro profondità.
Ma ora era più intelligente e non si sarebbe lasciata sprofondare.
Non si mosse quando la punta della sua bacchetta entrò in contatto con il suo mento, alzandoglielo.
"Perché li stai aiutando?" domandò, le sue dita si strinsero più forte sulla bacchetta, l'altra mano formò un pugno. "Tu, fottuto codardo-"
La mano di Draco si curvò. "Avrebbero ucciso mia madre."
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ᴛʜᴇ ʙᴏʏ ᴡʜᴏ ʜᴀᴅ ɴᴏ ᴄʜᴏɪᴄᴇ/ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ
Fiksi PenggemarIl ragazzo che non aveva scelta incontrò la ragazza che voleva scoprire perché. Questa non è una storia mia, tutti i diritti vanno a @nyx-malfoy HIGHEST RANK #SLYTHERIN 1 #WIZARDS 1