DICIANNOVESIMO CAPITOLO

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(Let me...uh...let me add a little bit...spice to that)

spice to that)

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"FAI MEGLIO"

Draco era di cattivo umore.

Elara sbuffò per l'esasperazione, rialzandosi per la quinta volta in un'ora. "Ci sto provando-"

"Provaci di più." Ringhiò. I suoi capelli erano spettinati dal vento, gli ultimi due bottoni della camicia non abbottonati, gli occhi di Elara ricadevano sempre lì.

"Che cazzo ti succede?" domandò Elara, aggiustandosi la coda. "Sembra che qualcuno ha pisciato-"

Prima che potesse finire la sua sentenza, Draco roteò la bacchetta facendo uscire un incantesimo rosso. Si concentrò e si difese. "Scommetto che era un Silencio."

"Come hai indovinato." Disse, seccatamente, lanciandone un altro. Lo scansò e ne lanciò uno verso di lui. Lo scansò a sua volta e ne mandò un altro, Elara a malapena riuscì a difendersi da quest'ultimo.

Poteva vedere che era arrabbiato e se la stava prendendo con lei oggi. "Draco, solo-"

La zittì con un altro incantesimo e lei strinse i denti, schivandolo.

"Possiamo solo parlare?"

"Non voglio parlare, cazzo." Ringhiò, roteando la sua bacchetta due volte in successione così da far arrivare due incantesimi su di lei. Si difese dal primo ma il secondo si scagliò sulle spalle, facendola piangere dal dolore. Immediatamente, Draco si fermò come se fosse stato sparato. Elara si strinse la spalla con la mano libera, guardandolo con uno sguardo omicida.

"Un cazzo di inferno" parlò stringendo i denti mentre si avvicinava a lei e la prendeva per il braccio buono. Premette la sua bacchetta sulla spalla, mormorando un incantesimo; l'incantesimo guaritore le lavò via il dolore. "Non ho mai dovuto guarire qualcuno come faccio con te."

Elara alzò le sopracciglia e derise. "Ti comporti come se non fossi tu che mi lanci maledizioni."

Draco la guardò con occhi tempestosi. "Vattene."

Elara sbatté le palpebre, mentre sui si allontanava, mettendo via la bacchetta e andando verso la ringhiera.

"Cosa?"

"Vattene." Il suo tono era più duro, la sua espressione vuota.

Aspettò per altre informazioni, ma lui le diede le spalle. Poteva vedere i muscoli dalla maglietta bianca.

"Perché?" chiese, curiosa, sperando che non si arrabbi ancora di più, fece un passo avanti verso di lui. "Pensavo ci stessimo esercitando?"

"Si e ora abbiamo finito." Rispose Draco, ancora dandogli le spalle. "Quindi vai via."

Elara si ghiacciò al tuo tono freddo, il suo ego bruciava. "Bene."

Si girò e attraversò la stanza per scendere giù, ma si fermò non appena si ricordò di Hogsmeade.

ᴛʜᴇ ʙᴏʏ ᴡʜᴏ ʜᴀᴅ ɴᴏ ᴄʜᴏɪᴄᴇ/ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora