FU BLAISE A SALVARLA.
Era passata probabilmente un ora da quando Elara era seduto contro la porta, avendo provato di tutto per aprirla, inclusi sei tipi di jinxes.
Ma qualsiasi cosa faceva, non si apriva. Si arrese e collassò vicino alla porta, aggrappando le mani alle ginocchia e guardando il Polipo gigante.
Si alzò solo per cambiarsi i vestiti, trasfigurando la gonna in un jeans per nascondere i lividi che Draco le aveva lasciato per aver stretto troppo le sue cosce. Si abbottò la camicia con le mani tremolanti e si fece una coda, entrando nel bagno per sciacquarsi il viso e fare un incantesimo per togliere i succhiotti dal collo.
Appena Draco sarebbe tornato, l'avrebbe fatto a pezzi.
Perché non era possibile che non ci tenesse a lei. Si rifiutava di crederlo.
Non quando le aveva detto che voleva che quello che avevano durasse per tutta la vita, non quando la baciava teneramente e le faceva promettere di amarlo per sempre, non quando la sforzò a mangiare e si era quasi fatto espellere e le chiese di dormire insieme solo per dormire meglio, non quando aveva dormito per due mesi con le stelle al soffitto quando si erano lasciati-
Scosse la testa, cercando di liberarsi dai tremila pensieri, fissando il suo stesso riflesso nello specchio. Lo specchio dove una volta fissava i suoi occhi prima di girarla e farla sedere sul lavandino così da poterla baciare, dolcemente, le sue mani calde che scivolavano sotto la camicia che le aveva dato per accarezzarle la vita.
Scosse di nuovo la testa, scacciando un singhiozzo, e tornò nella stanza, sedendosi di nuovo contro la porta, seppellendo la testa nelle braccia.
Fu lì che iniziarono le urla.
La testa di Elara si alzò non appena le sentì, una terribile, suono da squarciare le viscere, rimbombava nelle ossa.
Sembrava una ragazza- ma non poteva essere sicura- era un suono pieno di agonia e dolore.
Elara era in piedi non appena sentì il suono della bacchetta, netti, scoppi di esplosioni che aveva sentito un milione di volte.
Qualcuno stava duellando.
No. Calcolò il numero di incantesimi che sentì in venti secondi- erano troppi per essere emessi solo da una bacchetta.
Più persone stavano duellando.
E poi, la risata iniziò. Crudele, una risata maniacale che fu tagliata da un urlo- così brusco che l'unica spiegazione che Elara si poteva dare era che qualcuno era stato mandato al tappetto o-
No. Nessuno poteva uccidere qualcuno ad Hogwarts.
Ma la risata- era da adulto, profonda e così crudele che il sangue di Elara ghiacciò. Non era nessun insegnante o qualche membro dello staff della scuola.
Non sapeva come scattò nella sua testa. Le bacchette, le urla e l'improvviso troncare, la folle risata-
Sperò disperatamente di sbagliarsi, la paura si impadronì del suo stomaco, mentre fissava la porta, non realizzando nemmeno che si era spostata dall'altro lato della stanza.
Il suo cuore martellava nelle sue orecchie mentre teneva stretta la bacchetta, così stretta che aveva quasi paura di spezzarla. Era bloccata nella stanza, e chiunque ci fosse nella sala comune Serpeverde, scatenando il caos, non sembrava gradevole.
Il suono delle urla, degli incantesimi e della risata echeggiava nelle orecchie di Elara.
Poteva sentire i passi rumorosi avvicinarsi sempre di più, e sentì del vetro rompersi, poteva sentire ulra indistinte e i suoi palmi erano sudati.
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ᴛʜᴇ ʙᴏʏ ᴡʜᴏ ʜᴀᴅ ɴᴏ ᴄʜᴏɪᴄᴇ/ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ
FanfictionIl ragazzo che non aveva scelta incontrò la ragazza che voleva scoprire perché. Questa non è una storia mia, tutti i diritti vanno a @nyx-malfoy HIGHEST RANK #SLYTHERIN 1 #WIZARDS 1