TRENTAQUATTRESIMO CAPITOLO

762 29 4
                                    

LUI SE NE ERA GIA' PENTITO.

Elara girò la testa per guardarlo, ancora arrossata per quello che avevano appena fatto, il suo stomaco si strinse. Era già seduto alla fine del letto, prendendo la sua bacchetta e facendo uscire una pila di vestiti dal suo armadio. La mente di Elara viaggiava. Veramente la stava cacciando? Dopo tutto quello che aveva detto durante le ultime due ore?
Stordita, prese la maglia che le stava passando e si alzò per metterla, il morbido materiale verde che le sfiorava le ginocchia. Le sue mani tremavano mentre si alzava i capelli in una coda disordinata, cercando di formare una frase coerente nella sua testa.

Draco era vestito ora- in pantaloni del pigiama e una maglia bianca larga. Aveva già fatto un incantesimo pulitore su entrambi- Elara non sapeva quando.

"Non mi piace essere usata." La frase uscì dalle sue labbra prima che potesse solo pensarci. Perché il suo cervello era così pigro?

Draco la stava facendo impazzire.

Si bloccò alle sue parole, stava per alzarsi dal letto. Elara forzò i suoi muscoli doloranti ad alzarsi- cercando di ignorare il suo ego ferito, e si alzò per recuperare i suoi vestiti, cercando di non piangere.

Doveva aspettarselo- doveva aspettarsi che aveva detto tutte quelle cose solo perché lei se le voleva sentir dire così da poterla scopare.

Aveva veramente pensato che ci tenesse a lei?
Quasi rise a se stessa mentre si muoveva per prendere i suoi tacchi ma uno strattone acuto le fece cadere tutti i vestiti che aveva in mano, si sentì tirare per il gomito, scontrandosi in un petto caldo molto familiare.

"Non ti sto usando." La sua voce era rauca nel suo orecchio, la sua mano scivolava sotto la maglia che le aveva prestato, sfiorandole le costole con il pollice.
"Allora perché mi hai detto di andarmene?" la sua voce era tremolante- nonostante gli sforzi per mascherarlo. Erano gli ormoni post-sesso- la stava facendo sentire eccessivamente emotiva.

"Perché-" si tirò indietro così da non scontrarsi più contro il suo petto, guardandola. I suoi occhi grigi brillavano alla luce della supernova su di loro. "Pensavo che tu non volessi restare."
Elara si domandò se lui avesse mai creduto che veramente non le importava che suo padre era un Mangiamorte, o che lui era parte di una delle famiglie purosangue più prestigiose del mondo dei maghi.

Sembrava incorporato dentro di lui, mettendo in dubbio ogni passo che lei faceva verso di lui, aspettandosi che lei lo odiasse.

Elara fissò il suo petto, consapevole del suo pollice che scivolava sotto la sua pelle nuda in confortevoli cerchi. "Voglio."
Draco la guardò per un lungo momento, aspettandosi un 'ma'. Poi alzò gli occhi su di lui e sembrò capire che aveva finito la sua frase. Esalò un sospiro- come se lo stesse mantenendo da tempo. "Grazie a dio."
Con quello, la prese sulle spalle, facilmente, e si lasciò uscire un urletto, aggrappandosi alla sua maglia prima di essere buttata sul letto.

Le lenzuola di velluto le accarezzavano la pelle nuda, una sensazione meravigliosa, prima che Draco si stendesse di fianco a lei e la portasse sul suo petto.

Tutto il corpo di Elara si riscaldò. Appoggiò la sua testa tra le sue spalle e il suo collo e lui le mise un braccio intorno alla schiena, le dita sotto la maglia, viaggiando su e giù.

Si stava facendo le coccole con Draco Malfoy.

Era così caldo e familiare, le sue dita danzavano sulla sua schiena, su e giù. Era la sensazione più confortevole che Elara avesse mai provato.

Gli lasciava dei morbidi baci sul suo collo, sentendolo sospirare alla sensazione, la sua mano scivolava su per i suoi capelli, momentaneamente, prima di riscendere sulla schiena.

ᴛʜᴇ ʙᴏʏ ᴡʜᴏ ʜᴀᴅ ɴᴏ ᴄʜᴏɪᴄᴇ/ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora