TRENTASEIESIMO CAPITOLO

716 29 1
                                    

STUART LE PARLO' PER LA PRIMA VOLTA DOPO MESI.

"Hai finito il saggio di Trasfigurazione?"

Elara alzò lo sguardo ed annuì a Stuart, che si avvicinava alla poltrona dove era seduta vicino al camino nella sala comune.

"L'ho finito." Disse Elara, lentamente, sorpresa che le stesse rivolgendo la parola. "Tu no? E' previsto per domani."

Stuart si avvicinò al cammino, buttando distrattamente qualche legnetto. "Si, lo so. Sono stato impegnato, mi è completamente sfuggito di mente."
"Con Cho?" azzardò, giocando che le pagine del libro che stava leggendo. I suoi occhi si fermarono sull'anello a forma di serpente che aveva all'indice, toccandolo con l'altra mano, facendole venire in mente Draco.

Stuart sorrise per un secondo, ancora concentrato sul fuoco. "Si... Cho è- è fantastica."
"Si." Annuì Elara. "Sono contenta che voi siate felici insieme."
Le dita di Stuart si strinsero intorno ad un pezzo di legna, prima di buttarlo nel caminetto. "Penso che sia quella giusta."
Elara non sapeva perché improvvisamente Stuart le stesse parlando- di Cho- dopo mesi che si ignoravano ma il dolore di averlo perso non era mai andato via.

"Spero che lo sia." Mormorò Elara, finalmente chiudendo il libro e aggiustandosi sulla poltrona. "Gli e l'hai detto?"

Scosse la testa, i capelli marroni gli ricoprirono la fronte. "No. Sono terrorizzato- veramente. Lei è coraggiosa e audace, e non posso non pensare che farà qualcosa per farsi uccidere."
Elara si calmò, appoggiando il gomito sulle gambe per appoggiare il mento sulle mani. "Lei può gestirlo. Sa in che posizione sta. Non è il tuo compito tenerla in una bolla per sempre, Stuart."
Stuart guardava le fiamme avanti a loro, sembrando completamente perso nei pensieri.

Elara si domandò se lo dovesse confortare o farlo ragionare.

Prese la decisone per lei.
"Ho paura di perdere le persone" mormorò, la sua mente ancora da qualche parte lontana. Sembrò tornare alla realtà, scuotendo la testa. I suoi occhi erano concentrati mentre si girava a guardare Elara. "Come ho perso mia mamma."

La gola di Elara si chiuse, alzandosi e sedendosi sul divano, sbattendo la mano per incoraggiarlo a sedersi vicino a lei. Gli occhi nocciola di Stuart erano i più tristi che Elara abbia mai visto mentre si sedeva accanto a lei.

"Perdere le persone è inevitabile." Disse Elara, con calma, appoggiando un braccio sulla sua spalla, tirandolo per consolarlo. "Devi accettare la perdita e andare avanti. Non puoi proteggere tutti e anche se potresti, niente ti garantisce che non le perderesti."
Stuart annuì contro la sua spalla.

"Cho sa prendersi cura di se stessa e se dovesse accaderle- merlino non vuole- qualcosa, non sarà colpa tua, okay? Questo vale per tutti gli altri a cui tieni."
Ascoltò i suoi respiri spezzati per un po' prima che lui mormorasse qualcosa.

"Dovrei fare i compiti."
"Posso aiutarti." Offrì Elara, non volendo perdere questo momento con il suo migliore amico.

Si alzò dal divano, guardandola con un piccolo sorriso. "Grazie ma vabene così."
Mentre se ne andava, Elara si domandò perché nessuno le chiedeva mai se lei stava bene.

\\

La punizione con Lumacorno non doveva farla sentire così nervosa.

Ma quando Elara entrò nell'aula di Pozioni, sentì le farfalle moltiplicarsi nello stomaco.

Draco sarebbe stato lì. Doveva parlare con lui.

"Miss Jacobs, benvenuta." Il Professor Lumacorno si alzò da dove era seduto. "Non ho molto tempo- devo correggere un centinaio di compiti del quinto anno."
Elara seguì il professore vicino al largo mobile appoggiato al muro alla fine della classe, guardando come apriva le porte.

ᴛʜᴇ ʙᴏʏ ᴡʜᴏ ʜᴀᴅ ɴᴏ ᴄʜᴏɪᴄᴇ/ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora