DODICESIMO CAPITOLO

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"NON POTEVO ASPETTARE DOMANI MATTINA"

Elara non voleva sprecare altro tempo- aveva solo dieci minuti con lui.

Draco alzò le spalle, le sue mani nelle tasche dei pantaloni neri mentre camminava da lei. "Ero sveglio in ogni caso" si guardò intorno. "Sei fortunata che non ci sia nessuno"

Elara non l'aveva notato. Cercò di ignorare il fatto che fosse così perfetto avanti a lei, inattesa.

"Non fare niente" cacciò fuori prima di poter chiudere gli occhi e ricomporre i suoi pensieri. Perché era così agitata? Non è che non l'aveva mai trovato attraente.

Non era il momento.

"Riguardo?" disse Draco, calmo.

Elara ingoiò, spostando le gambe all'interno del letto. "Fletcher."

Draco si fermò.

"Ho visto lo sguardo nei tuoi occhi" continuò, accertandosi che la Pomfrey non era in ascolto. "Se non fossi stata là, l'avresti strappato in due facilmente"

Vide che la sua mascella si strinse. "Ma eri lì."

Tragico. Perché sembrava sempre così tragico?

"Stai dicendo che non hai pensato a tornare indietro e finire ciò che avevi iniziato?" domandò, alzandosi.

"Dovresti stare a letto." Disse, freddamente.

"Rispondi alla domanda, Draco"

Le lanciò un'occhiataccia, i suoi occhi duri, le sue labbra strette. "Vuoi che lo lasci stare? Non vuoi dirlo a nessuno e vabene, ma se non faccio qualcosa, lui ne uscirà indenne-"

"E da quando ti importa?" Elara rispose. "Sei Draco Malfoy. Hai chiarito che non ti interessa di nessuno"

Forse se l'era immaginato, ma sembrava che fosse sussultato. "Non mi sta bene lasciare uno stupratore-"

"Shh!" lo zittì, allarmandosi che Madam Pomfrey potesse origliare.

"Sto chiedendo una cosa così sempl-"

"Lo ha fatto per vendicarsi di me?"

Elara guardò altrove.

"Si o no Elara?" la sua voce era rauca. Esitò ancora.

"Non lo so-"

La sua mano si allungò verso il polso, facendola avvicinare a lui, mentre l'altra chiudeva la tenda nascondendoli dalla Pomfrey- anche se dubita stesse guardando.

Elara soffocò il pianto quando la tirò a sé, i suoi occhi grigi che scintillavano nei suoi, con la luce soffusa della luna che entrava dalla finestra.

La luna gli stava bene addosso quella notte al lago; adesso lo faceva sembrare mortale.

"Non mentirmi Elara." Sibillo', così vicino che sentiva il suo respiro sulla faccia. "Non mentirmi perché vuoi risparmiarmi, non voglio la tua pietà, è inutile"

Voleva sentirsi arrabbiata e offesa, voleva rimuovere la sua presa da lei, ma erano state delle lunghe e terribili quarantotto ore.

Più come, due terribili mesi.

"Elara, tesoro?" la voce della Pomfrey. "Tutto bene?"

"Si." Disse senza esitazione, ancora guardando Draco. Non l'aveva ancora lasciata andare. I loro petti che si muovevano insieme. "Tutto bene"

Aspettò fin quando non sentì la Pomfrey allontanarsi. "Ha importanza?"

Sembrò sorpreso dal suo tono composto, le sue mani allentarono la presa sul polso.

ᴛʜᴇ ʙᴏʏ ᴡʜᴏ ʜᴀᴅ ɴᴏ ᴄʜᴏɪᴄᴇ/ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora