- Mia, hai mangiato solamente una fetta della tua pizza, non hai fame stasera? - Harold, il padre di Mia, la osservava da sopra le lenti dei suoi spessi occhiali blu, mentre finiva in qualche boccone la sua pizza. - Ti stanno molto bene le lenti a contatto. Ti danno fastidio? -
Mia sentiva un certo dolore e fastidio agli occhi, non era abituata a portare le lenti a contatto; ma quando, dall'oculista quel pomeriggio, si era guardata allo specchio, si era vista straordinariamente meno sfigata del solito. Era felice, ma da giorni non riusciva a mangiare niente, dato che appena dopo i pasti vomitava tutto.
- Non ho fame, e no, non mi danno a fastidio le lenti. - Mia era diventata brava a mentire ai suoi genitori, in tutti quegli anni di superiori. Evitava accuratamente il contatto visivo con il padre, ma l'uomo sembrava non farci caso. I suoi genitori non avevano mai fatto troppo caso a lei.
Mia sapeva la delusione e il ribrezzo che la madre Genna provava nei suoi confronti. Genna all'età di Mia era stata reginetta della scuola, ed era senza dubbio una delle ragazze più belle e desiderate e popolari della sua grande cittadina. Il fatto che la figlia fosse una ragazza sfigata e sovrappeso doveva essere stato un duro colpo per la donna.
Harold era poco meno di un'ombra, ed era ormai risaputo da Mia che tradiva ripetutamente la moglie con una sua collega di ufficio. Harold e Genna non erano mai stati una bella coppia, e non erano mai andati molto d'accordo. Cercavano accuratamente di evitarsi e di non parlarsi, e la nascita di Mia aveva decretato la morte della loro relazione.
Sin da quando era piccola Mia soffriva per i litigi dei suoi genitori, per le parole brutte che si gridavano, per il loro disinteressamento nei suoi confronti. Il cibo era diventato il suo unico rifugio, ma negli ultimi giorni le faceva ribrezzo, e continuava a vomitare ogni singola cosa che ingoiava.
Il suo corpo faceva schifo a lei così come faceva schifo a tutti gli altri. Era abituata a ricevere insulti per la sua forma fisica, così come era abituata a ricevere insulti per i suoi brufoli e per il suo aspetto insignificante e brutto.
- Devo andare in bagno, papà. - Tra padre e figlia c'era un silenzio e una tensione assurda. Non avevano mai avuto una vera e propria conversazione, a causa del disinteressamento di Harold.
Mia corse in bagno e vomitó con fatica l'unica fetta di pizza che aveva mangiato quella sera a cena. Erano giorni che non mangiava nulla, e si sentiva tremendamente debole.
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Alone
RomanceChe cosa succede quando la ragazza timida e sempre presa di mira reagisce alle umiliazioni degli altri? ⚠️storia ricca di linguaggio volgare e scene violente, e tratta di argomenti delicati. Sconsiglio la lettura di questa storia a chi è minore di 1...