- Derek, sto facendo tutto il possibile per tirarti fuori da qui. Non voglio vedere il mio unico figlio rinchiuso in carcere, è uno scandalo per me. - Era la prima volta che il padre di Derek veniva ai colloqui con i detenuti. Jonas stonava terribilmente con il resto delle persone che erano sedute lì a parlare con i carcerati, con il suo portamento orgoglioso e sfacciato, il suo costoso completo di lavoro e il viso serio e tirato.
- Papà, puoi perdonarmi? Mi dispiace... - Derek aveva di nuovo voglia di piangere, ma non poteva farlo davanti a tutti. Non li, non in quel momento.
Jonas si alzó di scatto, e senza nemmeno guardare suo figlio in faccia, uscì dalla sala dei colloqui. Derek sentì distintamente il suo cuore spezzarsi e distruggersi. Nulla sarebbe stato più come prima.
Mentre una delle guardie lo riaccompagnava alla sua cella, sentiva gli altri detenuti gridare e inveire verso di lui. Era diventato lo zimbello di tutti da quando era stato malamente picchiato da quel maledetto grassone di Ted Bandy. Ma suo padre l'avrebbe presto tirato fuori da lì... dopotutto, chiunque è schiavo dei soldi.
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- Ma perché Derek non è nel nostro stesso carcere? Dov'è? - Phil mangiava in silenzio e con aria grave, mentre Sean non riusciva a fare a meno di agitarsi.
- Sean, credo che c'entri suo padre. - Phil non aveva nessuna voglia di parlare. Stava così male in carcere, e gli riaffioravano alla mente ricordi che aveva soppresso molto tempo fa.
- Perchè? -
- Penso che suo padre abbia voluto dividerlo da noi, e ha fatto pressione per mandarlo da un'altra parte. Credo che Derek sarà fuori prigione in massimo qualche settimana. -
- Meglio per lui... aspetterà il processo chiuso in casa allora? -
- Si. - Phil ingoió un'altra forchettata di un'orribile e maleodorante porzione di pasta al pesto. - Sean, come ti senti? -
Sean sembró pensarci su qualche secondo.
- Spaesato. Ho paura... noi non abbiamo niente a che fare con gli individui che sono rinchiusi qui... - I bellissimi occhi verdi di Sean si erano scuriti, erano malinconici, ed erano terrorizzati. - Ho paura che tutto questo abbia ripercussioni spaventose su mia nonna... non mi ha più chiamato, non so cosa le possa essere successo e non ho modo di saperlo... tu sai che voglio bene a mia nonna più di qualunque altro, non potrei reggere se le succedesse qualcosa... -
- Sean, stai tranquillo. Tua nonna sta bene, devi solo darle il tempo di metabolizzare che il suo unico nipote è stato rinchiuso in carcere. Dalle tempo. - Sean si chiedeva come facesse Phil a essere così calmo e tranquillo.
Quello che non sapeva era che Phil non era mai stato tanto terrorizzato in vita sua. Il ragazzo sapeva che un carcere del genere era completamente diverso da un carcere minorile, e aveva paura, paura che a lui e al suo amico succedesse qualcosa di mostruoso per opera degli altri detenuti.
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Alone
RomanceChe cosa succede quando la ragazza timida e sempre presa di mira reagisce alle umiliazioni degli altri? ⚠️storia ricca di linguaggio volgare e scene violente, e tratta di argomenti delicati. Sconsiglio la lettura di questa storia a chi è minore di 1...