Capitolo 58

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- Sean, sospetto che la persona che ci ha denunciato alla polizia sia Mia Orphell, la ragazza che Derek sta frequentando ultimamente. - Phil aveva finalmente deciso dopo giorni di ripensamenti di condividere i suoi pensieri con l'amico, e gli stava raccontando tutto in quella calda giornata di giugno, mentre erano entrambi seduti al bar a sorseggiare una fresca limonata.

- Ne sei sicuro? Quella specie di pecorella smarrita ne sarebbe capace? - Sean non ci credeva. L'ultima cosa che si sarebbe aspettato da una vittima tranquilla e remissiva come Mia era una infamata simile.

- Forse non è più la pecorella che credevamo. Ragiona Sean: l'abbiamo bullizzata per anni, picchiata, maltrattata e presa in giro. Tu al suo posto non avresti voluto prenderti una rivincita? Non avresti voluto vendicarti? -

Il biondo socchiuse gli occhi, mentre pensava alle parole del ragazzo seduto di fronte a lui. Non aveva effettivamente tutti i torti.

- Noi ragioniamo così, ma una persona che è stata vittima per anni potrebbe non pensarla in questo modo. -

- Per colpa nostra è diventata anoressica. Malata. Ti rendi conto? Poi la descrizione che mi ha fornito la signora Sully combacia perfettamente con lei; chi in quel periodo era ridotta ad uno scheletro ambulante? Credo solo lei in tutta la nostra scuola. -

- Non possiamo dire a Derek una cosa del genere. Ci resterebbe malissimo, lo distruggeremmo Phil. -

- Lui si sta allontanando da noi per lei! Non ci chiama più, sta scomparendo nel nulla... -

- Phil, sei geloso secondo me. Controllati. -

- No... non è così, è che voglio proteggere Derek dal soffrire ancora. -

- Ma così soffrirebbe di più credo... non so cosa sarebbe giusto fare sinceramente. Gli farebbero male entrambe le cose. -

- Dovremmo spingere Mia a confessare forse... però come? Non possiamo farle del male, Derek ci ucciderebbe probabilmente; credo si stia sul serio innamorando di lei. -

- È mai possibile dici? Ma che ha di speciale quella ragazza? - Nessuno dei due ragazzi credeva veramente che il loro migliore amico si potesse mai innamorare di una tipa così comune.

E dopotutto, era la ragazza che aveva usato come sfogo per la sua irrefrenabile rabbia per anni.

Ne Phil ne Sean riuscivano a comprendere come fosse possibile sviluppare un amore simile per una persona che prima era la propria vittima preferita da denigrare e torturare.

- Non penso si stia innamorando di lei. Secondo me prova più un senso di colpa nei suoi confronti, per essersi comportato da mostro con lei. Dopo quello che ha subito in carcere è altamente probabile. -

- Non lo so... - Phil si sistemó i capelli con la mano, mentre sentiva delle piccole goccioline di sudore scendergli lungo il collo. Faceva decisamente troppo caldo.

E inoltre si stava infastidendo in una maniera stravolgente: non ne poteva più degli sguardi che le ragazzine del tavolo di fronte continuavano a lanciare a lui e al suo migliore amico. Li guardavano, e parlottavano tra loro. Fastidiosissimo. Avrebbe volentieri spaccato la faccia di quelle tre bimbette impertinenti.

- Dobbiamo provare a fare confessare Mia; non possiamo essere sicuri che sia stata lei a denunciarci. Se non fosse lei faremmo soffrire inutilmente Derek. -

- Penseremo a un modo. Nessuno può fare male al nostro migliore amico, per nulla al mondo. -

Perché in fondo ciò che i due ragazzi pensavano era che nulla fosse più importante di una profonda e sincera amicizia tra ragazzi. Probabilmente avrebbero dato la vita l'uno per l'altro, e sicuramente Derek avrebbe fatto lo stesso.

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