Capitolo 56

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- Domani concederanno la libertà vigilata a Fergus, per buona condotta credo. Il suo avvocato è riuscito a fare un ottimo lavoro. - Spiegó Sean a Phil, mentre i due ragazzi erano seduti al bar a sorseggiare il loro bollente caffè. Phil si accese una sigaretta e aspiró avidamente il fumo, ciccando subito dopo nel posacenere.

- Mi fa piacere Sean, so che hai legato moltissimo con quell'uomo. Sei sicuro che sia una buona idea mantenere i contatti con lui? Stiamo pur sempre parlando di un criminale. -

- Ma che stai dicendo Phil? Anche noi siamo stati in carcere, proprio come lui! Poi mi fido di Fergus, mi ha aiutato tanto nel mentre che scontato la mia pena. -

- Spero tu ti stia fidando della persona giusta... - Sospiró Phil, ciccando ancora la sua sigaretta.

- Perchè dici questo? - Domandó il ragazzo, sistemandosi con la mano destra i suoi ricci capelli neri.

- Sei proprio cieco amico mio. - Commentó Phil, alzando gli occhi al cielo. - Mi sto accorgendo che stiamo sempre di più perdendo Derek. Non voglio perdere anche te per colpa di qualcun altro che sembra essere più interessante della mia amicizia. -

- Sei geloso? Del fatto che Derek stia costruendo una sorta di amicizia o relazione con quella ragazzina? - Sean era stupito, e i suoi occhi verdi si spalancarono ancora di più.

- Non sono geloso dai... - Mentiva. Era palese. I bulli erano quasi sempre troppo legati ai propri amici intimi, e il ragazzo dai capelli scuri non aveva intenzione di lasciare andare facilmente uno dei suoi migliori amici. - E anche se fosse? Quel ragazzo è quasi come se fosse mio fratello, non voglio che quella ragazza che un tempo bullizzava gli faccia del male. -

- Come potrebbe fargli del male? -

- Non ti accorgi di come è distrutto Derek? Se gli succedesse ancora anche solo una minima cosa, io ho paura che vada incontro ad un crollo emotivo troppo grande per lui. Troppo grande e difficile da affrontare. -

- Io... ma che stai dicendo? - Quelle parole stavano facendo spaventare Sean.

- Non te ne accorgi? Lui non riesce più a riprendersi da tutto ciò che gli è successo... gli sono successe troppe cose, e io credo che stia cercando una specie di appoggio nella relazione con Mia Ophell; però dovrebbe cercare appoggio da noi, non da lei. -

- Si, sei geloso amico mio. - Una risatina infelice uscì dalle labbra del ragazzo, fissando i suoi occhi verdi in quelli grigi come un triste cielo autunnale di Phil.

- Promettimi che non te ne andrai anche tu. Promettimi che io verrò sempre prima di Fergus, ti prego. -

- Te lo prometto. Sei mio fratello praticamente. Tu verrai sempre prima. -

Phil non si era mai sentito così debole. Era sempre stato terrorizzato all'idea di restare solo, e adesso lo spettro della solitudine stava diventando incombente. Non voleva perdere Sean; Derek gli sembrava di averlo praticamente già perso, ma non voleva farsi per vinto. Doveva fare qualcosa per riavere di nuovo con sè il suo migliore amico, doveva fare qualcosa per salvarlo dalle grinfie di Mia Orphell.

D'altronde, come poteva Derek Shalk innamorarsi di quella ragazza? Dopotutto era stata la sua vittima preferita di bullismo un tempo. Perché ora pensava sempre a lei, e passava troppe giornate insieme a lei? Che stava succedendo?

Phil afferró con delicatezza la mano destra di Sean, e la accarezzó dolcemente, proprio con fare fraterno.

- Derek tornerà con noi, stai tranquillo Phil. - Sean passó lentamente il suo pollice sulla mascella scolpita e perfetta del suo amico, e si sporse subito dopo per lasciargli un umido bacino sulla guancia. - Tornerà tutto come un tempo, te lo prometto. -

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