- Cinque di matematica? - Il padre di Derek guardó il figlio per pochi secondi, come se non fosse nemmeno suo figlio. Derek si sentì nudo davanti al glaciale sguardo azzurro del padre.
- Cinque e mezzo. - Lo corresse il ragazzo pochi secondi dopo, tenendo la testa bassa.
- Non essere impertinente Derek. Certe volte mi chiedo che cosa ho sbagliato con te per meritarmi queste umiliazioni. - Derek non rispose, e continuò a fissare i costosi tappetini della lussuosa auto di suo padre. - Alla tua età ero il migliore di tutto quel liceo scientifico. -
- Anche io sono il migliore come lo eri tu. - Derek sentiva la rabbia crescere in lui, e strinse i pugni.
- Non sei il migliore, il migliore non prende voti insulfficienti. - Nessuno dei due proferì più parola per tutto il viaggio verso casa; Derek si fissó nello specchietto della macchina, e si sentiva tremendamente deluso dal padre, ma anche da se stesso.
Non importava quanti bei voti conseguiva, come non importavano gli straordinari risultati che aveva in qualsiasi disciplina sportiva. L'unica cosa che importava davvero a suo padre erano gli errori che faceva, gli sbagli, e quando conseguiva pessimi risultati.
Dopotutto, era sempre stato quasi invisibile per suo padre, che si credeva l'uomo migliore che avesse mai camminato sulla faccia della terra. L'uomo aveva costruito praticamente dal nulla la Shalk's Community, la sua enorme azienda di marketing, e si aspettava che il figlio Derek facesse nella sua vita qualcosa di altrettanto impressionante e fantastico.
La verità era che Derek odiava profondamente il suo rapporto con il padre, così come odiava quel maledetto liceo scientifico che era stato obbligato a frequentare. La sua rabbia divampava ogni giorno, e aveva bisogno continuamente di un modo con cui sfogarsi. A quanto pare, fare il bullo era l'unico modo che lo faceva sfogare davvero.
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Era passato circa un mese da quando Mia aveva iniziato ad accusare problemi con il cibo. Era talmente magra e deperita che non si riconosceva più allo specchio, ma la cosa che adorava era che si vedeva più bella. Non c'erano più rotolini sul suo corpo magro e diafano.
- Mia, ma che hai fatto al viso? - Quella fu probabilmente la prima volta che Genna osservó con la giusta attenzione il volto della figlia, scavato e magro. - Ti vedo parecchio deperita ultimamente... mangia, ti farà bene. -
Era la prima volta che sua madre le consigliava di mangiare qualcosa, e fu la prima volta che Mia non seguì il consiglio di ingozzarsi. Spinse lontano la fetta biscottata con la nutella spalmata sopra.
- Non ho fame mamma, devo andare, sono in ritardo. - Mia rispose freddamente, e si alzó con fatica dal tavolo. Il peso dello zaino le sembrava duplicato da quando era così magra, ma era perché si sentiva debole.
Faceva fatica a fare molte cose normali, faceva fatica anche a camminare e ad alzarsi in piedi. Il suo fisico scavato era coperto degli abiti larghi e scuri che indossava, per cui nessuno si era accorto del suo cambiamento corporeo. Ma il viso era visibile a tutti, e nessuno aveva notato il suo miglioramento. O peggioramento?
Mia si vedeva più bella, ed era questo che contava per lei.
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Alone
RomanceChe cosa succede quando la ragazza timida e sempre presa di mira reagisce alle umiliazioni degli altri? ⚠️storia ricca di linguaggio volgare e scene violente, e tratta di argomenti delicati. Sconsiglio la lettura di questa storia a chi è minore di 1...