Alone

Capitolo 10

- Derek, sei più agitato negli ultimi tempi o è una mia impressione? - Sean afferró l'amico per il braccio mentre stavano entrando a scuola, e Derek si scostò violentemente.

- Hei, hei, ragazzi, calma. Che succede, perché tutta questa tensione? - Phil si mise subito in mezzo tra i due amici e li divise, prima che Sean potesse reagire.

- Niente. - Rispose Derek, continuando a camminare. Sean e Phil si scambiarono un'occhiata, ma Sean fece subito spallucce. - Cazzo, quanto ho voglia di sfogarmi. - I due amici non sentirono Derek sussurrare quelle parole.

- Ma va, c'è Patrick Spencer che sta entrando. - Phil sogghignó, e le mani di Derek si strinsero a pugno, come in uno spasmo. Strinse gli occhi, e sorrise anche lui al solo pensiero del ragazzino sfigato di 5D.

- Pat, in anticipo oggi? - Sean era sempre troppo teatrale a parere di Phil, ma sicuramente il suo bellissimo amico era straordinariamente portato per la recitazione. Patrick intanto non rispose, e continuò a guardare fisso davanti a sè, con indifferenza. Derek lo bloccó di colpo, e lo gettó a terra, tirandogli un calcio.

Poi si mise a cavalcioni sull'esile corpo del ragazzo, e gli strinse il collo, mentre Patrick lacrimava e cercava di gridare.

- Derek, cazzo, fermo. Ma che cazzo fai? - Phil lo tiró via dal corpo di Patrick, e lo spinse lontano. - Datti una calmata, per favore. -

Patrick si alzó velocemente e corse dentro la scuola, al sicuro, mentre il cuore sembrava volergli uscire dal petto dalla paura.

- Cazzo Phil, l'hai fatto scappare quel maledetto coglione! - Gli occhi di Derek erano iniettati di sangue, e ne Sean ne Phil l'avevano mai visto in quello stato. - Per fortuna sta arrivando un altro divertimento per noi. - Il sorriso sul viso di Derek si allargò ancora, mentre la rabbia divampava incontrollabile dentro di lui.

Era lui il migliore della scuola, in tutte le materie e in ogni sport esistente. Suo padre non lo notava mai, non lo calcolava mai; invidiava e odiava tutti coloro che sembravano avere una vita migliore della sua.

- Ma dove cazzo scappi senza salutare? - In un attimo Derek fu addosso a Mia, sotto lo sguardo scioccato dei suoi due amici. Cosa stava succedendo? - Sei maleducata, Mia. - Il ragazzo la spinse a terra, e le sferró un calcio su una gamba. Mia gridó, ma non riusciva a rialzarsi; era troppo debole. - Non ti alzi? -

Derek la trascinó per il cappuccio della felpa, mentre l'enorme indumento si alzava, scoprendo il ventre di Mia. Le costole in vista della ragazza fecero inorridire Derek, che non riusciva a staccare gli occhi dal corpo magro di Mia.

La ragazza si sentiva mancare. Si sentiva debole, era spaventata, e il suo cuore non aveva mai battuto così forte in vita sua. Non aveva mai visto Derek così aggressivo, e aveva una paura tremenda. Ad un certo punto, la ragazza vide tutto nero, mentre sveniva sotto gli occhi attoniti di Derek, e di tutti i ragazzi che si erano raccolti intorno a loro per osservare cosa stava accadendo.