Derek non voleva rientrare a scuola, non aveva il coraggio di sentire tutti i pettegolezzi che giravano su di lui. Si era ridotto ad un guscio umano, solo l'ombra di ciò che era una volta; gli mancavano terribilmente i suoi due migliori amici, non era mai stato così male in vita sua.
Le ferite che gli erano state provocate in carcere erano guarite, ma solo quelle del corpo; le ferite mentali e più profonde erano ancora aperte e sanguinanti, e doloranti. Suo padre non lo guardava più come un tempo, e non riusciva a fare altro che soffrire, e disprezzarsi ogni volta che si guardava allo specchio.
Quando mise piede nel corridoio del grande liceo scientifico, ebbe l'impressione di non entrare in quella scuola da anni. Gli sembrava che ogni faccia che gli si parava davanti fosse una faccia nuova, e si guardava continuamente alle spalle per paura di essere raggiunto da degli aguzzini giustizieri del boss per essersi fatto scoprire, insieme ai suoi amici.
Aveva paura. Aveva una paura folle e irrazionale di uscire, ma era obbligato a uscire per andare a scuola. Se ne voleva solo andare via di corsa, nascondersi in camera sua chiuso a chiave, e piangersi addosso finché le lacrime non gli fossero finite.
Riconosceva qualche ragazzino che aveva in passato picchiato, e non riusciva nemmeno a guardarli per la vergogna della sua mostruosità. Si strinse le braccia attorno al corpo, e avanzó con la testa bassa verso la sua classe, evitando lo sguardo di tutti, e tremando dentro di sè. Sentiva tante ragazze sussurrare e spettegolare al suo sguardo, e i ragazzi si facevano da parte quando arrivava, guardandosi negli occhi tra di loro e lanciandosi risolini da prese in giro.
Era definitivamente la fine del rispetto che tutti provavano un tempo per lui.
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Quando Mia lo vide si congeló istantaneamente sul posto; non poteva davvero essere lui. Quasi non riconosceva Derek Shalk, mentre camminava a testa bassa per i corridoi della scuola.
Il ciuffo di capelli biondo cenere che un tempo erano tanto belli e fluenti, adesso erano accasciati su loro stessi, poco curati, opachi e spenti. Quando Derek alzó gli occhi, Mia non riconobbe più il crudele, freddo e strafottente sguardo del ragazzo.
I suoi occhi blu, un tempo profondi e luccicanti, erano spenti, tristi e provati; Mia sentì dentro di lei un certo senso di felicita misto a pena nel vedere il suo ex aguzzino in quelle condizioni.
Probabilmente, Derek aveva avuto quello che si meritava.
Sentì un moto di irrazionale paura quando Derek le passó accanto, silenzioso come il vento, freddo e triste come il ghiaccio. Probabilmente il ragazzo non la vide nemmeno, impegnato com'era a tenere lo sguardo incollato a terra; o forse si, la vide, ma preferiva non guardare la ragazza a cui aveva fatto talmente tanto male da non poter essere mai più rimosso e cancellato.
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Alone
RomanceChe cosa succede quando la ragazza timida e sempre presa di mira reagisce alle umiliazioni degli altri? ⚠️storia ricca di linguaggio volgare e scene violente, e tratta di argomenti delicati. Sconsiglio la lettura di questa storia a chi è minore di 1...