Capitolo 7

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Derek fissó con autentico orrore il voto insufficiente che troneggiava scritto gigante sulla sua verifica di matematica. Si alzó rapidamente e con rabbia dal suo banco in prima fila, e sbattè il foglio protocollo della verifica davanti al professore, che lo fissó con disinteresse da sopra lo schermo del suo computer.

- Professore, perché cinque e mezzo? - Al ragazzo uscì una sorta di grido strozzato, mentre spingeva il foglio verso il suo professore.

Il signor Barkins spostó la verifica verso il suo alunno; Derek Shalk era senza dubbio il ragazzo più arrogante che si fosse mai trovato davanti in circa vent'anni di carriera ad insegnare nelle scuole superiori.

- Puoi guardare anche da solo gli errori. Mi hai deluso, non mi aspettavo tu prendessi un voto così basso, ma sono sicuro che recupererai. - Il signor Barkins sperava così di togliersi e scrollarsi di dosso quel ragazzo che non gli piaceva, ma per qualche strana ragione Derek era troppo determinato per andarsene.

- Ma un sei? Per mezzo punto... - Derek lo stava pregando. Il professore lo rimandó al posto, mentre continuava con le sue mansioni al computer.

Come poteva dire a suo padre del pessimo voto preso in matematica? Derek sentì la rabbia montare dentro, ma era una rabbia mista a paura.

Chiese di poter andare in bagno, e mentre prendeva una sigaretta dal pacchetto che teneva nell'astuccio, sentiva l'impellente bisogno di sfogarsi.

Mentre era diretto in bagno incroció per puro caso un piccolo ragazzino che probabilmente faceva prima: aveva quattro anni in meno di lui, una stazza fisica decisamente inferiore, quindi, dopo che Derek si fu guardato accuratamente attorno, prese per il collo il ragazzino, che gridó. Non c'era nessuno in quell'ala di corridoio a sentirlo.

Il ragazzino era così mingherlino e piccolo da sembrare un uccellino di fronte ad un falco, mentre sentiva premuto contro il suo gracile corpo l'enorme corpo muscoloso e prestante di Derek.

- Stai zitto, piccolo codardo. - Derek sentiva la rabbia aumentare in lui, e raggiunse l'apice quando sferró un pugno dritto in pancia al ragazzino, che sentì l'aria mancare quasi subito, e si accasció a terra.

Derek si sistemó il bellissimo ciuffo di capelli, e si sentì subito più rilassato. Aveva decisamente un problema a gestire la rabbia, come raccontava lui a tutti. Ma la verità che non diceva mai, era che aveva una tremenda paura di suo padre, uomo freddo e glaciale, e pretenzioso nei confronti del suo unico, viziatissimo figlio.

Una volta arrivato in bagno, il ragazzo inspiró lentamente il fumo della sua sigaretta, mentre rilassava tutti i muscoli del corpo.

Disse a se stesso che sarebbe andato tutto bene, anche se lui stesso sapeva che non sarebbe stato così.

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