- Tu sei l'amica di Dakota che ha fatto quello splendido percorso sullo skate, vero? Il giorno del suo incidente? - Jered aveva individuato in mezzo alla folla la stessa ragazza che aveva ammirato qualche settimana prima insieme a Dakota.
- Sì, e tu devi essere Jered, l'amico di Dakota. - Osservó Mia, avvicinandosi al ragazzo. Nessun ragazzo le aveva mai rivolto la parola in quella maniera casuale e gentile.
- E tu come ti chiami? - Mia si sentì percorrere la schiena da mille brividi: nessuno le aveva mai fatto quella domanda, nessuno le veniva mai a parlare.
- Mia. - La ragazza sorrise e si gettó i capelli dietro alla schiena. - Oggi faccio l'audizione per la gara che si terrà tra qualche settimana. - Aggiunse poi. Non avrebbe sprecato l'occasione di parlare con qualcuno, e continuava a ripetersi che doveva essere sicura di se stessa.
- Sono sicuro che la supererai senza problemi, ti assicuro che l'ultima volta che ti ho vista in pista hai fatto un percorso fantastico! - Il primo complimento che Mia ricevette da un ragazzo. Era al settimo cielo.
- Grazie mille, sei molto gentile. - Mia sorrise, e, preso lo skate sotto braccio, si mise in fila per fare la propria audizione.
Il cuore le batteva forte, e sembrava le volesse uscire dal petto. Si sentiva sudare freddo, e non si era mai sentita tanto emozionata in vita sua; finalmente faceva qualcosa che amava davvero, e lo stava facendo per se stessa.
Quando arrivò il suo turno, si isoló completamente dal mondo esterno e si concentrò profondamente sul percorso che aveva davanti. Lo voleva superare, voleva dimostrare a tutti che cosa era realmente capace di fare. Avrebbe tappato la bocca a tutti, e nessuno l'avrebbe più definita una incapace.
Non si accorse nemmeno di aver finito la sua audizione, e per la prima volta in vita sua sentì dei timidi applausi risuonare per lei; arrossì come un peperone, e tornó con imbarazzo verso le tribune, dove Jered le venne in contro.
- Credimi Mia, tu hai davvero del talento per andare sullo skate! -
****
- Lo giuro. - Phil giuró solennemente davanti a tutta la corte di dire unicamente la verità, con la mano destra appoggiata sul cuore. Era arrivato il momento della verità, il momento che l'avrebbe salvato o che gli avrebbe per sempre rovinato la vita.
Erano passati pochi minuti da quando il processo era iniziato, Sean era seduto al suo banco da solo, con nessuno dei suoi parenti presente, e con lo sguardo vacuo verso nel vuoto, lo sguardo di chi non sa nemmeno perché si trova lì.
Per Phil era stato un colpo violento al cuore rivedere Derek dopo qualche settimana: il suo migliore amico era più magro, e aveva un'aria completamente distrutta. Non l'aveva mai visto così. Riconobbe il padre di Derek per l'incredibile somiglianza con il figlio, seduto accanto a lui, con vicino i migliori avvocati di tutta la città.
Derek guardava in basso, non aveva mai alzato la testa durante tutto il processo. Aveva un aspetto perfettamente curato, era bellissimo e perfetto, ma aveva l'aria di un morto che cammina.
Phil sentì la mano di suo padre poggiarsi sulla sua spalla, la mano ruvida e poco curata dell'uomo che gli aveva rovinato la vita, sin da quando era piccolo.
- Phil, non ti preoccupare, andrà tutto bene. - Tyler, il padre di Phil, gli sussurró quelle parole che volevano essere rassicuranti, ma ottenne l'effetto di far accapponare la pelle al figlio.
- Non andrà tutto bene papà. La mia vita è rovinata, come la tua. - Phil disprezzava il padre per non esserci mai stato per lui, e lo disprezzava attualmente per essersi fatto di nuovo arrestare. Tyler era in carcere da dieci anni, e Phil non aveva mai avuto un vero padre in vita sua.
Il processo ci mise poco per finire. Derek fu assolto, come Phil e Sean avevano già previsto; ma loro, furono dichiarati colpevoli di spaccio di sostanze illegali e di associazione a delinquere.
Condannati a quattro mesi di carcere.
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Alone
RomanceChe cosa succede quando la ragazza timida e sempre presa di mira reagisce alle umiliazioni degli altri? ⚠️storia ricca di linguaggio volgare e scene violente, e tratta di argomenti delicati. Sconsiglio la lettura di questa storia a chi è minore di 1...