Capitolo 68

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- Ragazzi, mi dispiace di come mi sono
comportato ultimamente... non mi sono più fatto sentire, vi ho abbandonato. Scusatemi. - Derek abbassó la testa davanti ai suoi due migliori amici, godendosi il silenzio e la pace del giardino della nonna di Sean.

- Non devi scusarti con noi, non siamo mai stati arrabbiati con te. Anzi, penso che dopo tutto quello che hai passato era lecito il tuo semi ritiro dalla società. - Phil sorrise all'amico, e gli battè una pacca sulla spalla. - Stai tranquillo Derek. È tutto a posto. -

- Ora basta con quest'aria di tragedia, ragazzi! Forza, Derek, raccontaci di Mia; cosa state combinando voi due? - La curiosità di Sean aveva finalmente superato la barriera di ghiaccio che sembrava essersi alzata tra i tre. Derek si fece serio d'improvviso.

- Io non so cosa mi è preso nei confronti di quella ragazza. Mesi fa era la mia vittima preferita, e ora... devo essere stato davvero patetico con lei. So solo che adesso ci tengo moltissimo a lei, vorrei solo conoscerla meglio, e stare più tempo con lei. Credo che anche per lei sia lo stesso. -

- Stai attento Derek, non permettere che ti faccia soffrire. Quel ragazzino con cui usciva? Te ne sei dimenticato? - Continuó Phil, con aria grave.

- Non penso escano ancora. Secondo me anche lei vuole conoscermi meglio... o almeno, spero. - Derek si fissó le mani curate. - Poi ogni tanto bisogna correre dei rischi, non pensate anche voi? Noi ne abbiamo corsi di innumerevoli insieme, questo è un rischio che devo correre da solo semplicemente. Ho sempre voi accanto a me, so che posso contare su di voi, amici. -

I tre si cinsero in un abbraccio riunificatorio, finalmente felici di essere di nuovo in sintonia. E le cose da lì in poi potevano solo migliorare.

****

- Mi piacerebbe conoscerlo davvero, diventare una sua cara amica, e forse qualcosa di più. Non ho capito molto di quello che è successo tra me e Derek, però sono felice. Forse per la prima volta da tanto tempo. Ci sentiamo regolarmente via messaggio, ci siamo anche visti due volte durante questa settimana; sto bene insieme a lui. - Mia si contorceva le mani, visibilmente in imbarazzo, ma aveva bisogno di raccontare a qualcuno tutto quello che le stava succedendo in quegli ultimi tempi.

E la signora Leinch era la persona di cui più si fidava. La sua confessora.

- Ne sono molto felice Mia, stai facendo uno splendido percorso, sono fiera di te. - La psicologa le sorrise incoraggiante, invitandola a raccontarle altro di ciò che aveva fatto durante la settimana.

Mia si vergognava si confessarle il suo tentato suicidio, da cui si era salvata grazie all'intervento di Derek; il suo angelo. Era il suo segreto, nessuno lo sarebbe mai venuto a sapere, nemmeno la sua psicologa personale. La ragazza sorrise ancora.

- Io e lui ci siamo anche baciati. Mi piace moltissimo. -

- Sono tutti ottimi progressi. - Mentre parlava la donna annotava tutto sul suo taccuino. - E con i tuoi genitori? Sanno di Derek? -

- No, non gliel'ho mai raccontato; non so come la prenderebbero. Penso mi considerino troppo brutta per avere un ragazzo bello come Derek. -

- Non dire queste cose Mia, sei una ragazza bellissima. E questo te lo devi ripetere sempre, deve diventare il tuo mantra. Tu sei stupenda, simpatica, e sei cambiata tanto dalla prima volta che ti sei seduta qui davanti a me. Sii fiera di te stessa, almeno quanto io sono fiera di te. -

- Grazie... - Mia arrossii. Non era abituata a tutti quei complimenti.

- Dovresti parlarne anche con loro, ne sarebbero felici. Ogni genitore è felice nel sapere che il figlio sta bene, e che ha trovato una persona che ama. -

- Ci penserò su. -

- Amici invece? Hai più conosciuto qualcuno? -

Mia si rabbuió. Dopo l'esperienza avuta con Dakota la parola amicizia non significava più nulla per lei. Non rispose, e rimase in silenzio, fissando il pavimento piastrellato color pastello dello studio della Leinch.

- Va bene Mia, per oggi va bene così. Sei stata bravissima, e ti ringrazio per tutto quello che mi hai raccontato. Ci vediamo la settimana prossima. -

La donna si alzó, e strinse la mano di Mia, mentre la ragazza si avviava all'uscita.

La sua vita stava andando straordinariamente bene negli ultimi tempi.

Forse tutte le persone che soffrono si meritano di stare bene, qualche volta nella vita.

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