Mia si fissó allo specchio che si trovava all'entrata dell'appartamento di sua madre: si trovava orrenda.
I suoi brufoli non facevano altro che peggiorare, e aveva il viso completamente rovinato dagli sfoghi rossi e purulenti che la deturpavano. Nonostante fosse dimagrita a causa del suo disturbo, non riusciva a trovarsi bella; o perlomeno, non riusciva più a trovarsi bella da quando Jered l'aveva lasciata per Dakota.
Le bruciavano ancora sul cuore le parole crudeli che la sua ex migliore amica le aveva detto giorni prima, fuori dal palazzo della signora Leinch. E tremava di terrore al pensiero di Derek piegato su di lei all'interno del vicolo cieco e buio.
Quella stessa mattina a scuola passó in un lampo, un lampo in cui Mia era da sola seduta al suo banco, una mattina in cui come sempre non rivolse parola a nessuno, una mattina in cui si ritirò ancora di più nel suo guscio di timidezza.
Durante l'intervallo si ritrovó a vagare completamente da sola nei corridoi, ma mentre era diretta verso il bagno per chiudersi dentro, e passare lì il resto dell'intervallo, fece lo sgradito incontro di Dakota.
Le due ragazze si fissarono con l'odio negli occhi e con il ribrezzo nel cuore. Quella che un tempo era stata la sua migliore amica ora era diventata la sua peggiore nemica, la ragazza che l'aveva umiliata per anni, la ragazza che l'aveva messa da parte per non sentirsi in imbarazzo quando usciva.
- E spostati cretina. - Sibiló a denti stretti Dakota, mentre una sua compagna di classe bionda, che camminava accanto a lei, soffocó una mezza risatina mettendosi una mano davanti alla bocca.
La vecchia Mia si sarebbe spostata.
La vecchia Mia avrebbe ceduto.
La vecchia Mia sarebbe stata zitta.
- Sei solo una povera cogliona che mi insulta per stare bene con se stessa. - Rispose Mia, sentendosi invadere da un calore ardente in tutto il corpo. Il rossore le invase le guance, mentre la rabbia le montava violenta dentro.
Dakota non si sarebbe probabilmente mai abituata alla nuova Mia, alla Mia che risponde agli insulti e alla Mia che non si fa mettere i piedi in testa.
- Non ti conviene metterti contro di me. -
Mia rise a voce altissima, attirando su di se l'attenzione di mezzo corridoio.
- Ma smettila Cocca, il massimo che puoi fare è tentare di spingermi e cadere fallendo il tentativo. - Rise ancora, Mia, e spinse Dakota all'indietro.
- Nelly, giuro su Dio che le spacco quella faccia di merda qui, adesso! - Gridó Cocca, rivolta alla sua compagna di classe, che rise in maniera sguaiata. Mia non si fece intimidire da quelle parole, e rimase ferma davanti alla sua ex migliore amica.
- Avanti. Aspetto che mi spacchi la faccia. -
Tanto, Mia era abituata ad essere picchiata. Era quasi pronta ad incassare il colpo, ma stavolta avrebbe reagito, come aveva reagito l'ultima volta a quel mostro di Derek.
- Non voglio che la tocchi con un solo dito. - Qualcuno aveva fermato il pugno di Dakota. Mia non credette ai suoi occhi quando vide Derek sovrastare con la sua mole sia lei che la sua ex amica. Il suo cuore prese a battere più forte, spaventato.
- Cosa? - Cocca non capì subito cos'era successo, ma era a conoscenza della fama di Derek come bullo, ed ebbe paura anche lei. Si chiese perché quando succedevano risse non c'era nessun professore ne nessuna autorità nei paraggi, ma valutando la situazione decise che era meglio andarsene.
Ma sia lei, che Mia, che tutti i ragazzi che si erano radunati li attorno a guardare si stavano chiedendo una sola cosa: perché Derek si era messo in mezzo?
Perché uno dei bulli più pericolosi della scuola si era medie in mezzo per proteggere una sfigata come Mia?
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Alone
RomanceChe cosa succede quando la ragazza timida e sempre presa di mira reagisce alle umiliazioni degli altri? ⚠️storia ricca di linguaggio volgare e scene violente, e tratta di argomenti delicati. Sconsiglio la lettura di questa storia a chi è minore di 1...