Capitolo 53

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- Mia, ti prego, aspetta un attimo! - Gridó Derek, alzandosi dalla panchina, e pentendosi immediatamente di tutte le parole che gli erano uscite di bocca.

La ragazza non si fermó, e continuò dritta per la via della strada, senza girarsi nemmeno per un secondo. Non voleva vedere il viso di quel maledetto bullo, né tantomeno voleva che lui la vedesse piangere.

- Mia! - Derek le afferró il polso destro, stringendolo con forza, sentendo Mia cercare di divincolarsi dalla sua presa. Strinse ancora di più.

- Lasciami, stronzo.  - Sibiló la ragazza, fissando i suoi occhi nocciola in quelli ghiaccio di Derek. Lui non si intimidì, e attese che Mia abbassasse lo sguardo, arrendendosi a lui.

- No. Ascolta... mi dispiace. Non so che cosa mi è preso. -

- Perché mi hai chiesto di uscire? Che cosa vuoi da me? -

Nessuna risposta arrivó dal ragazzo, che in tutta risposta si passó una mano tra i capelli biondi, con fare imbarazzato. In realtà non aveva la minima idea del perché stesse uscendo con quella ragazza che un tempo era la sua vittima preferita, provava a spiegarselo ogni minuto che passava con lei, senza però ottenere risultati soddisfacenti.

Lei gli piaceva?

Con quel suo esile corpicino magro, troppo magro, quel suo modo di vestirsi molto semplice, così diverso dal modo di abbigliarsi che avevano le ragazze che lui aveva sempre frequentato.

Forse era il visino dolce, ma allo stesso tempo sofferente di Mia che lo attraeva. Era attratto da quella ragazza che aveva bullizzato per anni? Forse.

- Allora? - Domandó ancora Mia, con aria perplessa, mentre sentiva fitte di dolore al cuore. Perché lui non le stava dando risposta? Perché usciva con lei?

Derek non rispose a parole.

Prese il volto di Mia tra le mani, e inizió ad accarezzarlo, lentamente e teneramente. Tracció con il pollice della mano destra i contorni della sua mascella, per poi tracciare il contorno del suo piccolo nasino.

La bació.

Questa volta Mia non provó a ritrarsi, rimase ferma, come ghiacciata, ferma in piedi sul marciapiede della strada. I baci di Derek erano incredibilmente dolci, cozzavano con la sua mole immensa, con il suo aspetto crudele.

La mente di Mia smise di pensare, non si chiese più perché usciva con Derek, e perché lui le aveva chiesto di passare un pomeriggio insieme.

Era felice, ma allo stesso tempo impanicata e impaurita.

****

- Io le ho chiesto di uscire, e poi l'ho baciata. Non so perché l'ho fatto, non riesco più a capire me stesso. - Era da tutta la mattina che Derek si confidava con i suoi due migliori amici, sperando che almeno loro potessero capire i suoi modi di comportarsi.

Ma Sean si limitò a fissarlo con aria stranita; lui non aveva mai capito le questioni di cuore fino in fondo, essendo un ragazzo dalla fredda affettività.

Invece, per quanto riguarda Phil, sembrava quasi che soffrisse al posto del suo migliore amico. Vederlo in quelle condizioni lo stava sempre più scuotendo nel profondo.

- Nemmeno io riesco più a riconoscerti, amico mio. - Phil si protese verso il ragazzo e lo abbracció stretto, mentre gli carezzava con dolcezza la schiena possente, scossa da fremiti di incertezza. - Le sedute dalla psicologa ti aiutano? Le hai raccontato... quella cosa...? -

- No. - Derek abbassó lo sguardo e si sciolse dall'abbraccio. - Mi sento imbarazzato, mi sento come un esile ragazzino preda di paure inesistenti. Non mi va di parlare con quella donna, né tantomeno con mio padre. Nessuno deve venire a sapere quello che è successo in quel maledetto carcere. Dio, se solo riuscissi a capire chi è stato a denunciarci, chi ci ha rovinato la vita in questo modo, giuro che lo ammazzerei con le mie mani. - L'indole violenta da bullo del ragazzo premeva per uscire fuori, troppo a lungo incatenata in un angolino angusto del suo cuore.

- E io ti aiuterò a farlo. - Si unì Phil, stringendo i pugni. Sean annuì, mentre il suo pensiero volava a sua nonna, che tanto si era preoccupata per lui mentre era rinchiuso.

In qualche modo, i tre ragazzi avrebbero scoperto chi era stato a denunciarli, e chiunque fosse stato l'avrebbero punito in maniera esemplare.

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