Capitolo 51

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- Penso sia meglio che noi due smettiamo di frequentarci. - Disse Jered, fissando Cocca negli occhi, in quel caldo pomeriggio in cui il ragazzo aveva deciso di chiederle di uscire, per rompere definitivamente con lei.

- Che cosa? Perché? Stai scherzando spero. Non prendermi in giro Jered! - Quelle parole uscirono a voce involontariamente alta dalla bocca di Dakota, mentre il suo cuore faceva una improvvisa capriola nel suo petto.

- Non sto scherzando. - Il ragazzo non sapeva come dirglielo. Ma si era già stufato di lei. - Non pensavo fossi una ragazza che fa apposta del male agli altri, ma non riesco a sopportare quello che hai fatto a Mia quel giorno a scuola. -

- Jered, smettila di dire cazzate. - Cocca sentì il suo cuore spezzarsi lentamente sentendo quelle parole. Sapeva che Jered non stava scherzando.  - Per Mia? Per quella cogliona sfigata? Ma sei serio? -

- Smettila di insultarla in quel modo. Lei è una mia amica, e anche se io stesso le ho fatto del male non voglio che venga maltrattata così da altre persone. - Affermó Jered, cercando di evitare lo sguardo della bionda.

- Vi meritate a vicenda, siete entrambi due poveri sfigati. - Dakota cercó di trattenere le lacrime, che però iniziarono a sgorgarle dagli occhi.

Era la seconda ragazza che Jered faceva piangere per colpa sua. La cosa non gli scalfì minimamente il cuore, lui stesso si chiese il perché.

- Cocca, non dire così. Io voglio che tu resti mia amica, ma semplicemente non voglio iniziare ad avere niente di serio con te. Non sopporto ciò che hai fatto a Mia, ciò che le hai detto. -

- Smettila, stai zitto. Non me ne frega un cazzo delle tue scuse, né della tua amicizia; ti credi tanto un bel ragazzo, ma fidati che non lo sei. - Dakota mentiva persino a se stessa dalla rabbia. L'amore che provava per Jered la stava distruggendo dentro, e il suo cuore si stava smembrando dal dolore.

Non aveva mai provato un male simile, un male che ti erodeva da dentro.

- Cocca, smettila di fare così! Ascoltami, ti prego! - Jered si alzó dal tavolino del bar dove erano seduti, e cercó di trattenerla, ma la ragazza si divincoló, uscendo quasi di corsa, e attirando l'attenzione di tutti i ragazzi che erano seduti attorno a loro.

Il ragazzo si vergognó del comportamento di Dakota, e cercando di ostentare una compostezza che non aveva, si recó al bancone e pagó il caffè di entrambi, mentre un rossore violento gli si diffondeva sul viso pallido e segnato dalla tristezza per aver fatto piangere Dakota.

Jered sapeva che non ci sarebbe più potuta essere amicizia tra loro due.

****

- Mia, mi piacerebbe moltissimo invitarti ad uscire con me. Ti prego, non dirmi di no subito, almeno pensaci, ho bisogno di vederti per un intero pomeriggio. - Derek non aggiunse che aveva bisogno di vederla per un intero pomeriggio solo per poter capire quanto erano intensi i suoi sentimenti per lei.

Aveva bisogno di passare del tempo con Mia, di spegnere quel fuoco che gli ardeva dentro per la ragazza.

- Io... - Mia arrossì, e indietreggió. Non le era mai capitato di sentire una frase così carina dalla bocca di Derek nel corridoio della sua maledetta scuola.

Era tremendamente divisa. Da un lato sentiva un certo affetto salirle dentro verso il suo vecchio bullo, ma dall'altro aveva un'orrenda paura di soffrire, aveva il terrore che fosse tutto una presa in giro.

La presa in giro finale di Derek per lei.

E se lui avesse scoperto che era stata lei a farlo incarcerare? Che cosa le avrebbe fatto? L'avrebbe distrutta così come si brucia un pezzo di carta dopo averlo usato per scribacchiare delle parole vuote e inutili?

Mia aveva paura, sia di Derek, sia dei sentimenti che poteva iniziare a provare per lui.

Il rifiuto di Jered l'aveva segnata troppo duramente, non ne avrebbe retto un altro; l'infatuazione che aveva per Jered le vorticava ancora nella testa, mista alla tristezza e al dolore che lui le aveva causato.

Ma ora nel suo cuore e nella sua mente si stava facendo strada un nuovo sentimento.

Uno strano affetto e amore per Derek, quello che un tempo era sembrato ai suoi occhi un mostro.

- Accetto il tuo invito ad uscire. - Lei sorride timidamente, alzando gli occhi dal pavimento e guardando il ragazzo.

- Oggi pomeriggio? - Il cuore di Derek ebbe un tuffo. Non aveva mai chiesto in quel modo ad una ragazza di uscire.

- Va bene. -

Anche il cuore di Mia perse dei battiti, e l'ansia in lei cresceva al pensiero di passare un intero pomeriggio sola con Derek, il meraviglioso bastardo che l'aveva fatta tremendamente soffrire, ma che ora le faceva toccare le nuvole con una sola parola.

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