Capitolo 34

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- Nonna, perché mamma non c'è mai a casa? Lei non mi vuole, vero...? - Il piccolo Sean fissó nonna Jessie con gli occhi di un micino appena nato. La vecchia si sciolse davanti al suo sguardo, e si sentì tremendamente, e stranamente in colpa.

- Non so dov'è Karina, ieri sera non è rientrata. Tieni, mangia questo pasticcio di patate, e non pensare a tua madre. Ci sono io che ti amo al posto suo. - Disse semplicemente Jessie, sapendo dentro di se che probabilmente sua figlia non sarebbe più tornata a casa.

Il piccolo Sean aveva solo cinque anni, e aveva vissuto cinque anni terribili. La madre non lo guardava, non l'aveva mai accudito, a stento l'aveva allattato. Era chiaro che Karina non avesse mai voluto avere quel bambino, ed era ormai chiaro anche a Sean.

Un bambino di cinque anni aveva già conosciuto il rifiuto di un persona a cui voleva tanto bene, un bene che non era corrisposto dall'altra parte.

All'asilo gli altri bambini lo prendevano in giro, lo prendevano di mira, chiamandolo orfano e sfigato, con la tipica cattiveria dei bambini piccoli. Quando tutti gli altri bambini correvano incontro alle loro madri che erano venuti a prenderli, Sean correva incontro alla nonna. Nessuno aveva mai visto sua madre ad una sola recita, ne si era mai vista all'interno dell'asilo.

Non aveva alcun interesse per quel figlio che non aveva mai voluto.

Sean mangiava in continuazione, mangiava per colmare il vuoto della mancanza di sua madre, ed era già troppo grasso per un bambino della sua età. Ma il cibo era diventato, in fondo, il suo rifugio.

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- Mi ami Jered? - Mia aveva messo da parte la timidezza quel giorno, e chiese al ragazzo che amava i sentimenti che provava per lei.

Mia voleva davvero fidanzarsi con lui, ne era follemente innamorata, voleva che quel ragazzo diventasse solo suo. Ma la sua domanda fu accolta da un gelido silenzio da parte di Jered, che non rispose, e abbassó lo sguardo.

La ragazza si sentì gelare il sangue; Jered non le aveva mai detto che la amava, e non le aveva mai chiesto di fidanzarsi. Si era illusa troppo con lui?

Il ragazzo non parlava, e nella sua testa riusciva solo a pensare che non aveva nessuna intenzione di fidanzarsi con Mia.

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- Cocca, mi sono praticamente già stufato di quella tua amica di skate; non mi piace più, vorrei scaricarla ma non voglio ferire i suoi sentimenti. - Jered si confidava sempre con la sua amica Dakota, e questa volta non fece eccezione, confessando alla ragazza i sentimenti che provava per Mia.

Dakota scoppió in una risata scandalosa.

- Ma dille pure quello che vuoi, Mia è abituata ad essere delusa, maltrattata e bullizzata. - Rise la ragazza, arricciando il naso all'insù e continuando a sorridere soddisfatta.

Sapeva che Jered si sarebbe presto stufato di Mia, così come d'altronde si era stufata lei anni fa di Mia. Godeva nel sapere che aveva di nuovo Jered tutto per lei, e riusciva solo a pensare a quanto Mia si sarebbe meritata il rifiuto da parte del suo amico, nonché da parte del ragazzo che amava.

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