Capitolo 63

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- Ciao Derek, come stai stamattina? - Mia sopraggiunse nel cortile della scuola verso il ragazzo, che era seduto da solo su di un muretto, mentre fissava un punto non precisato nel vuoto. - Derek? - Ripetè lei, vedendo che Derek non le rispondeva, né accennava ad alzare lo sguardo.

Il ragazzo si alzó, ripose il suo costoso cellulare in tasca, e si avvió verso l'entrata della scuola, in silenzio e con la serietà sul volto.

- Ma sono diventata invisibile? -

A Mia fece male quel trattamento, sentì una sorta di coltello immaginario che le lacerava il cuore. Non era più abituata a trattamenti di questo genere da parte di Derek, dato che ormai si stava tanto affezionando a lui.

- Ma che gli ho fatto? -

****

Derek trattenne un impulso di violenza quando vide arrivare Mia verso di lui; i suoi occhi sprizzavano scintille di rabbia, e aveva una voglia incontenibile di fargliela davvero pagare per tutto quello che gli aveva fatto passare.

Ma c'era qualcosa che lo tratteneva. Non voleva farle del male.

Perché?

Non poteva; non voleva più essere il mostro di una volta.

- Derek, perché hai quella faccia? - Phil gli posó una mano sulla spalla, e lo attiró a sè, in un abbraccio.

- Non riesco più a guardare Mia, ma allo stesso tempo sento di provare ancora qualcosa per lei... non so cosa ne perché, ma non ho intenzione di vendicarmi. -

- Ma... - Phil aprì la bocca, stupito. Non aveva mai visto il suo amico così combattuto. - Come puoi dire che non ti vuoi minimamente vendicare? Ieri eri così convinto, volevi farlo, eri arrabbiato e ferito. -

- Io non mi sento più il ragazzo di una volta, Phil. Perché non lo capite, tu e Sean? -

Era quasi sull'orlo di scoppiare in lacrime, era distrutto; ne aveva sopportate troppe.

Phil strinse i denti. Si sarebbe voluto vendicare lui di quella insulsa ragazzina che aveva rovinato in quel modo il suo migliore amico, suo fratello quasi di sangue.

Ma non poteva; sapeva che Derek non glielo avrebbe mai perdonato, e non voleva assolutamente perdere l'amicizia con il ragazzo. Ci era troppo legato.

****

Jered non le rispondeva più. Era la quarta volta che Mia gli telefonava quel giorno, ma non le arrivava nessuna risposta. Probabilmente era finita. Anzi, era già finita, la loro storia agli albori era morta e sepolta.

Per colpa sua.

E aveva perso anche Derek, quasi sicuramente. Era sola. Come lo era sempre stata, era destinata a stare da sola, ad essere sfigata, ad essere quella brutta e bullizzata e sfortunata.

Soffocó le lacrime e i singhiozzi tra i denti, e strinse gli occhi per non piangere, per non fare la figura della debole.

Aveva perso tutto.

Aveva dei genitori che non la guardavano, non aveva amici, gli unici ragazzi che forse provavano un interesse per lei non la voleva probabilmente più vedere.

Le restava una sola cosa da fare.

Però aveva bisogno di una grande dose di coraggio, che le sarebbe mancato al momento di fare il gesto estremo.

Era solo una povera, sfigata codarda.

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