Capitolo 7

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Ci sedemmo uno di fronte all'altra, mentre la tv parlava in sottofondo senza nessuno che la stesse ascoltando.
Scrutavo il mio coinquilino per capire che tipo fosse, se mi potessi o meno fidare di lui.
"Noi due non ci conosciamo affatto" disse interrompendo quell'imbarazzante silenzio "Io sono Sergio!" Era come se avesse capito che avevo bisogno di più notizie, di potermi fidare.
"Questo lo sapevo" risposi guardandolo di traverso.
"Bene, un passo avanti. Ho 22 anni e sono emiliano. Sono un geometra. Non bevo, non mi drogo e non sono un maniaco."
"Perché mi dici questo?" Stavo iniziando a pensare che potesse leggermi la mente.
"Per non farti preoccupare."
"Grazie!" gli risposi sorridendo.
"Il mio compleanno è il 17 maggio."
"Dai segniamolo sul calendario". Presi una penna rossa, sfogliai il calendario fino al mese di maggio, scorsi fino al 17 e lo cerchiai. Lui mi spuntò da dietro e mi diede un bacio sulla guancia. Mi voltai e gli gettai le braccia al collo. Lui mi strinse forte e io mi sentii a casa. Ero nel posto giusto con la persona giusta.
Ripenso spesso a quella sera, a come Sergio disse tutte le parole giuste per farmi stare bene, per farmi sentire a casa, per donarmi quell'affetto che da tanto mi mancava.
"Vieni, sediamoci e guardiamo un DVD" mi disse prendendomi la mano e trascinandomi verso il divano.
Ci sdraiammo, io mi appoggiai al suo petto e lui mi mise il braccio sulla spalla. Mi accoccolai a lui e in 10 minuti mi addormentai.
"Poverina, deve aver sofferto molto..." disse mentre mi accarezzava i capelli.
Sentii la sua mano calda avvolgermi e donarmi pace.

IO SONO EMMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora