Capitolo 49

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Le sue mani tremanti mi avvolsero e mi strinsero forte come a non volermi più lasciare e un dolce calore si propagò in tutto il mio corpo dal punto in cui mi stava toccando.
Mi adagiò piano sul sedile posteriore e accese il motore. Il piede schiacciava il pedale del gas fino in fondo. Non vedeva né sentiva niente oltre me. Tendeva l'orecchio a ogni mio leggero sospiro come se si aspettasse che quello fosse l'ultimo. Ripeteva come un automa: "Andrà tutto bene amore mio, tieni duro. Io sono con te, come sempre".
Arrivammo in ospedale, dove fui operata d'urgenza da quel medico che mi aveva soccorso la prima volta.
"Siedi qui- disse a Sergio- farò di tutto per salvarla."
"Quante possibilità ci sono che lei..." Il pianto bloccò la sua voce. Era fin troppo conscio delle mie condizioni anche se non voleva ammetterlo a sé stesso.
Marco non rispose e si limitò ad allargare le braccia. Neanche lui sapeva. Sergio si accasciò sulla poltrona del suo studio, eravamo diventati amici.
"Salvala- ripeteva Sergio- salvala ti prego."
L'operazione durò tutta la notte, fino alle sei del mattino.
Sergio braccò subito il medico all'uscita dalla sala operatoria e gli chiese: "come sta?"
"C'è stato poco da fare" ammise abbassando lo sguardo.
"Sopravviverà?" I suoi occhi si stavano riempendo di lacrime. Quegli occhioni profondi erano un mare in tempesta.
"Non voglio illuderti con false speranze. Non lo so proprio"
"Tu devi salvarla" gli urlò contro, strattonandolo leggermente per il camice. Era fuori di sè.
"Ho fatto tutto quello che era in mio potere, tu sai che lei è una mia amica e che vorrei stesse bene, ma proprio non lo so."
"Ok, grazie comunque di tutto" disse sconsolato; il tono della sua voce piano piano stava calando. Stava tornando il mio Sergio.
"Se vuoi puoi andare da lei" gli consigliò Marco.
"Ti prego, voglio starle accanto."
"Allora seguimi."
Attraversarono vari corridoi e arrivarono al nucleo di terapia intensiva. Sergio entrò nella mia stanza, sentivo che piangeva.

IO SONO EMMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora