Capitolo 52

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Arrivò a casa, ma non seppe come aveva fatto, aveva guidato tanto senza accorgersi di dove si stesse dirigendo.
Aprì il portone di casa e lo spalancò. Vedere quell'appartamento lo fece soffrire da morire, ogni cosa lì dentro gli ricordava me, la nostra storia, la nostra felicità.
Si diresse nella mia stanza e accese il lettore cd. La radiò cantò forte: "noi crediamo fino in fondo che il domani sia migliore nonostante tutto". Quello fu veramente troppo e non riuscì a trattenersi. Si avvicinò a quel lettore e lo scaraventò per terra riducendolo in mille pezzi, come il suo cuore. Poi si gettò esausto nel mio letto e affondò il volto nel cuscino. Profumava ancora del mio odore e lui fece un respiro profondo per non lasciarlo disperdere. Guardava il soffitto quando si accorse della scatola sopra la scrivania. Si avvicinò e l'aprì. Trovò l'anello con un bigliettino sopra che portava scritto: "per tutto quello che mi hai donato, per come mi ami. Spero ci siano mille di questi giorni da poter festeggiare. Dopotutto io non ho impegni per i prossimi dieci anni e credo nemmeno tu ne abbia. Spero che il mio regalo ti piaccia. Mi raccomando guardalo bene, nasconde una sorpresa. Vorrei amarti come tu mi ami, ma credo di non esserne capace. Perdonami se puoi. Sappi che ti amerò per sempre. Un bacione amore mio. PS: ho una bella novità da dirti".
Prese l'anello e lo guardò attentamente, proprio come gli avevo detto di fare, poi scoprì la scritta e iniziò a piangere.
"Amore- disse- quanto mi manchi. Come potrò vivere senza di te? Niente avrà senso se tu non sarai al mio fianco. Nemmeno la tua canzone mi è stata d'aiuto, non riesco a trovare un motivo per andare avanti, un modo per vedere positivo; eri tu che donavi positività alle mie giornate. Non mi è rimasto più niente. Perché te ne sei andata? Perché mi hai lasciato solo? Non dovevi, sai che non sono niente senza di te. Vorrei averti qui, ma so che non posso, so che devo lasciarti andare, ma tu amore mio devi farmi una promessa, ti prego non lasciarmi mai solo, sii sempre al mio fianco. Anche io ti amerò per sempre".
Senza nemmeno accorgersene era arrivato in cucina. Accese la tv e decise di mettere qualcosa sotto i denti, ma la notizia che passava al telegiornale gli fece passare presto l'appetito: "ragazza uccisa dal suo ex che non accettava la loro rottura, era ossessionato da lei".
Questo diceva la giornalista con voce seria ed impostata. Tante volte si erano sentite notizie del genere, ma questa volta era tutto diverso, quella ragazza ero io. Io ero stata violentata e poi uccisa da un uomo che avevo tanto amato. Sergio non ce la fece a reggere il colpo. Spense la tv e, come una furia, rovesciò ogni cosa che gli si presentava davanti. La casa era un disastro.
"Emma non mi perdonerebbe mai questo casino, lei era così attenta che tutto fosse al proprio posto" pensò tra sé e sé.
Decise di raccogliere i pezzi dei vasi rotti e della sua vita e di rimetterli insieme. Si guardò la mano e quell'anello che portava all'anulare, poi lo baciò. Gli stava veramente bene, proprio come me lo ero immaginato.

IO SONO EMMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora