Capitolo 32

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Mi trasferirono in una stanza singola in corsia e appena fummo solo io e lui tentai nuovamente.
"Senti, devo dirti assolutamente quella cosa altrimenti divento pazza. So che mi odierai, ma devo tentare in qualche modo."
"Si tratta ancora di Samuele?"
"No, ma che dici. Stai zitto  e stammi a sentire."
"Ok!"
"Non mi interrompere."
"Va bene, continua pure."
"Sì, mi faccio coraggio e poi ti dico quello che devo, solo un attimo..." non sapevo come confessare, come dirgli che lo amavo.
"Avanti sputa il rospo!"
"Io ti amo!" gli dissi guardandolo dritto negli occhi, proprio come nel sogno. Diretta, senza paura, lo guardai dritto negli occhi.
"Sì, come si ama un amico, questa storia l'ho già sentita" mi rispose accennando un sorriso.
"No, non come un amico, come l'uomo della propria vita!"
"Non prendermi in giro". Sentivo il suo cuore che accelerava.
"Non lo sto facendo."
"Giuramelo."
"Te lo giuro amore mio" mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio su quelle belle labbra rosse. Lui ne rimase piacevolmente stupito.
"Ma io ho Giorgia" mi disse quasi dispiaciuto.
"Sì lo so."
"E come faccio?"
"A fare cosa?" ora ero io a non capire.
"A dirle che io amo te."
"Tu mi ami ancora?"
"Non ho mai smesso di farlo!"
"E mi vuoi ancora?"
"Più di prima."
"Ora non ci lasceremo più vero?"
Non riuscirò mai a descrivere la felicità che stavo provando. Come una sensazione di calore che partiva dal cuore e mi riscaldava.
"Ora che ti ho trovata non scapperai tanto facilmente."
"Io non voglio più scappare da te, io voglio te..."
"Amore mio..."
Mi baciò e la sua lingua calda sfiorò la mia. Che bella sensazione! Mi teneva così stretta che mi facevano male tutte le ferite. Dovetti dirgli di lasciarmi perché mi abbracciava troppo forte, non riuscivo a respirare.
"Non riesco a respirare amore."
"Ti prego ripeti quella parola!"
"Anche questa mi sembra di averla già sentita!"
Scoppiammo a ridere con una ritrovata gioia.
Proprio in quel momento mi tornò in mente Giorgia, ero stata crudele con lei, le avevo portato  via l'uomo migliore del mondo. Ci eravamo completamente dimenticati di quel particolare, ci eravamo solo fatti travolgere da quella nuova passione che, per troppo tempo, era rimasta sopita.
"E con Giorgia che si fa?"
"Già, Giorgia..."

IO SONO EMMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora