Capitolo 35

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Tra me e Sergio filava tutto benissimo, non litigavamo mai. Lui aveva dimenticato Giorgia e le mie ferite piano piano si stavano rimarginando. Lui era così dolce con me, mi ripeteva ogni istante che mi amava, che lo avevo reso l'uomo più felice del mondo, non sapendo che lui aveva fatto la mia felicità. Mi faceva trovare sempre dei regalini, ovunque, sparsi per casa e ogni volta era una sorpresa. Orecchini, collane, bracciali, ci teneva a dimostrarmi tutto il suo amore. E io non sapevo come ricambiare.
"Cosa posso fare per te? Tu fai così tanto per me."
"Prendi 110 e lode alla laurea e mi renderai l'uomo più felice del mondo."
"A parte questo?"
"Amami per sempre come stai facendo ora."
"Lo farò non dubitare, tu sarai mio e io sarò tua."
Mi prese, mi abbracciò forte e mi spinse sul divano. Gli infilai le mani sotto la maglietta e le feci correre lungo la sua schiena calda. Un brivido lo percorse tutto.
"Hai freddo?"
"Se dico sì mi scaldi?"
"Sempre il solito."
"Ho voglia di fare l'amore con te" mi sussurrò all'orecchio.
"Anche io ho voglia di fare l'amore con te, so che questo è il momento giusto."
Noi due non avevamo mai fatto l'amore, io non mi sentivo ancora pronta e lui aveva rispettato la mia volontà. Ma in quel momento capii che non dovevo più aspettare. E feci bene. Ci coccolavamo, lui era così dolce come mai l'avevo visto. Mi accarezzava mentre ci donavamo l'un l'altra completamente. Fu la cosa più bella di tutta la mia vita, la più pulita. Con Samuele anche fare l'amore era qualcosa di malato e sporco. Ma con Sergio no, tutto era perfetto. E, se possibile, il mio amore per lui aumentò. Eravamo sdraiati sul mio letto e io lo abbracciavo. Mi sentivo la padrona del mondo, invincibile e inattaccabile. Lo baciai.
"Ti amo" gli sussurrai mordendogli delicatamente il lobo di un orecchio.
"Anche io."
"È stato fantastico."
"Sono bravo vero?" Disse sfoggiando il suo bel sorriso.
"Niente male devo dire."
"Da tanto tempo sognavo questo momento, ma ora so che è molto meglio di come pensavo. Tu sei fantastica."
"Grazie." Gli sorrisi felice.
Ci abbandonammo al sonno, avvinghiati in un abbraccio caldo.

IO SONO EMMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora