IO SONO EMMA

Capitolo 5

Ero seduta sulla banchina, binario 2, aspettando il treno per Milano delle 00,57. Ero felice.
La speaker annunciò l'arrivo del convoglio e io presi le mie cose accodandomi agli altri viaggiatori.
Carrozza 4 posto 26. Il mio posto nel mondo per quella notte.
Mi incamminai per il corridoio e mi sedetti, appoggiando zaino e valigia accanto a me. Guardai fuori e vidi il mio mare scorrermi accanto. Mi salutava riflettendo una magica luna. Quanto mi sarebbe mancato!
Gli occhi si fecero pesanti e le palpebre non resistettero più. Mi addormentai.
Poco dopo qualcuno mi bussò alla spalla. "Scusami, ma le tue valigie stanno occupando il mio posto" mi sentii dire. Tentai di aprire gli occhi e vidi un bel ragazzo che mi sorrideva. "Scusami..." fu l'unica parola che riuscii ad articolare e tolsi di mezzo le mie cose.
Si sedette e per un breve istante pensai che mi avrebbe permesso di dormire ancora un po', ma mi sbagliavo. Il bel sconosciuto era in vena di chiacchiere.
"Io sono Sergio, piacere!"
"Emma."
"Sei proprio una bella ragazza" disse mentre armeggiava con i suoi bagagli.
Rimasi un po' stupita da questo esordio.
"Di solito fai così?"
"Così come?"
"Ci provi spudoratamente, senza mezze misure..."
"Ogni lasciata è persa!"
"Veramente carino, comunque io con gli uomini ho chiuso."
Mi guardò fisso un po' stranito: "capito. Allora cambiamo argomento."
"Non dobbiamo per forza parlare". Quello sconosciuto cominciava a darmi sui nervi.
"Simpatica!"
"Grazie."
"Tu dove sei diretta?" riprese senza tener conto di quello che gli avevo detto.
"Milano" gli risposi sbadigliando sonoramente.
"Bello, anche io. Dove abiterai?"
"Via degli artigiani 28, scala 3 interno 22."
"Che coincidenza, siamo coinquilini!"
Quella rivelazione mi aveva lasciato di stucco. Yuri non mi aveva parlato di nessun coinquilino altrimenti non sarei partita così. Ma forse questo era il vero motivo per cui me lo aveva tenuto nascosto.
Dovevo proprio iniziare a farmelo piacere: "Che fortuna!!" replicai con tono di sfida.