Capitolo 17

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"E' meglio che tu te ne vada!" dissi bruscamente a Samuele.
Lui mi guardò stupito come se non avesse capito che tutto quel casino che stava succedendo era a causa sua.
"Perché ?"
"Ma come, non capisci?"
"No, come potrei se non mi spieghi!"
"Io non devo spiegarti proprio niente! Sai che tutto questo è per colpa tua!"
Mi guardò come uno che fosse appena caduto dalle nuvole, come se fino a quel momento fosse vissuto su un altro pianeta.
"Come colpa mia?"
"Sì, ora Sergio se ne è andato ed è tutta colpa tua!"
"Colpa mia! Scherzi?"
"No! Proprio questa sera gli ho spezzato il cuore e ora ho messo il dito nella piaga."
Mi accorsi che stavo dicendo troppo, che stavo per svelare i miei sentimenti la stessa sera che ne avevo distrutti altri. Lui però non sorvolò sulle mie parole.
"Che significa?"
"No, niente..."
"Dimmelo!"
Il suo tono divenne minaccioso e afferrò ferocemente le mie braccia, le strinse forte e lasciò il segno della sue dita sulla mia pelle chiara.
"Mi fai paura, vattene!"
Forse aveva ragione Sergio sul suo conto, in fondo io non lo conoscevo affatto.
Lui seguì il mio consiglio; sembrava essere spaventato e mortificato per l'accaduto.

IO SONO EMMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora