Capitolo 20

41 14 10
                                    

Eravamo in un pub vicino casa, ci eravamo dati appuntamento per le 21. Io arrivai un po' prima per accoglierli entrambi.
"Giorgia lui è Sergio, Sergio lei è Giorgia" li presentai sperando con tutta me stessa che i due si piacessero.
"Piacere!" Disse lei con tono squillante.
"Piacere..." rispose lui. Sembrava disinteressato.
"Attenta Giorgia lui è un tipo che ci prova spudoratamente, lo ha fatto anche con me sul treno per arrivare qui!" Provai ad attirare la sua attenzione e sembrai riuscirci.
La radio suonò un lento, strizzai l'occhio a lei e presi lui per un braccio facendoli avanzare verso il centro della pista per lasciarsi coccolare dalla musica avvolti in un abbraccio. Li guardai con attenzione e mi accorsi che si piacevano. Era tutto merito mio. Mi sentii soddisfatta.
In quel momento ripensai a Samuele e a quel poco che c'era stato tra di noi. Mentre pensavo a queste cose lo rividi dall'altra parte della sala, solo. Mi avvicinai a lui. Questo fu il più grande errore della mia vita perché stavo per toccare con mano cos'era l'inferno. Però ero troppo stupida per capirlo allora.
"Ciao!"
"Ciao" mi rispose guardandomi dritta negli occhi.
"Non ti sei più fatto vedere."
"Non ne avevo il coraggio" ammise sottovoce.
"Avresti dovuto, io ti aspettavo."
Sergio mi vide parlare con Samuele e non fu affatto contento.
"Ora devo andare" gli dissi.
"Perché?"
"Sergio non deve vederci insieme, l'ho fatto soffrire abbastanza."
"Allora ci rivedremo?" Mi chiese guardandomi dritta negli occhi.
"Se vorrai" riuscii a replicare a malapena.
"Certo che voglio!"
"Bene."
Il cuore mi stava uscendo dal petto tanta era la felicità nel sentire quella risposta.
"Verrò a trovarti al lavoro!"
"No, non farlo. C'è Sergio con me per aspettare te" replicai preoccupata.
"Allora dove?"
"Dove vuoi tu."
Mi allontanai veloce, ma lui fu più lesto e riuscì a strapparmi un bacio, il nostro primo bacio. Mi allontanai felice e raggiunsi Sergio che non celò il suo disappunto per l'incontro che avevo fatto.

IO SONO EMMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora