Il mondo dei morti - Capitolo 47

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Lila osserva i genitori con gli occhi fuori dalle orbite, li sfiora a malapena e un velo di dolore l'attraversa mentre la mano trapassa le forme incorporee.
Vuole parlare ma non ci riesce.
Siamo tutti in silenzio religioso, una sottile tensione aleggia sopra di noi, pronta a piombare come un'aquila a caccia se la situazione dovesse degenerare.

Ti prego, Klaus...

Non so se può sentirmi, lo osservo dietro i genitori di Lila, la posizione di meditazione e gli occhi chiusi, apparentemente sereno ma la fronte contratta per lo sforzo.

Non fallire.

Klaus apre appena la bocca ma a parlare è la madre di Lila che interrompe il silenzio con tono dolce e rassicurante: «Tesoro, come sei cresciuta. Sei bellissima.»

«Mamma...» la ragazza che fino poco fa mi prendeva a pugni e sbraitava minacce ora abbassa la testa con dolore, trattiene a malapena le lacrime, accetta il braccio di Diego attorno le spalle e non si divincola.

Buon segno.
Guardo Cinque nella speranza che capti il punto a nostro favore ma lui non riesce a staccare gli occhi da Handler, attratto come una calamita letale.

La madre di Lila le passa appena una mano sulla guancia, una carezza fredda: «Tesoro, non piangere. Stiamo bene.»

«Siamo in pace, adesso che ti abbiamo rivista.» aggiunge il padre facendo un passo avanti.

«Non siete arrabbiati con me?» chiede Lila, sembra che a parlare sia la lei bambina e non adulta, ho un lieve nodo alla gola. 

Questa scena ricorda tristemente quello che ho vissuto anni fa quando parlai coi miei di genitori.
Non mi sono mai sentita così vicina a qualcuno come in questo momento.
E quel qualcuno è la stessa persona che minaccia la vita dell'uomo che amo.
Ironia della vita.

È di nuovo la madre a rispondere per prima. «Non abbiamo motivo di essere arrabbiati con te.»
In un secondo Lila si gira di scatto verso Cinque, la maschera di tristezza che ha sul volto si trasforma in dolore mista a rabbia, tutti noi tendiamo i nervi pronti a scattare.

Cinque non si scompone continuando a fissare la donna dagli abiti bizzarri.

«Lui vi ha uccisi!» tuona Lila indicandolo: «Vi ha sparato a sangue freddo!»

Silenzio.

«Non è stato un ragazzino a spararci.»

«Papà è lui! Te lo assicuro! Adesso sembra un bambino ma era lui invecchiato! Vi vendicherò e allora potrete riposare davvero in pace, io...»

«Lila, tesoro. I delitti possono rimanere impunti, ma non possono lasciare tranquillo chi li ha commessi. [1] Questo ragazzo è stato il mandante del nostro omicidio? Ma se fosse stata solo la mano e non la mente? Non credi che ora anche lui, conoscendo la verità, soffra come stai soffrendo tu?»

«Non sono sicura gliene freghi poi così tanto.»

«Non è tanto l'omicidio che interessa quanto chi si nasconde dietro.»  [2]

L'ultima frase del padre di Lila ci lascia in sospeso.
Lila sembra ragionare su ciò che hanno detto i suoi genitori, ha la testa bassa, si scrolla dalla presa di Diego, stringe i pugni che vibrano per il nervoso crescente.
La tensione si spezza quando alza la testa lentamente per girarsi verso Handler.

E Cinque si lascia andare ad un sorriso divertito.


📖 NOTE AUTRICE 

1) Frase di Seneca
2) Questa invece è il riadattamento di una frase di Agatha Christie

Come state? Chiedo scusa per i capitoli che vanno a rilento ma...Adesso che la mia regione è tornata zona rossa e sono nuovamente rinchiusa in casa avrò più tempo per la scrittura...Aggiornerò più spesso, promesso!

❤🎇Grazie di cuore a tutti voi e alla vostra pazienza infinita! Siamo agli sgoccioli della fanfiction! Cosa vi aspettate dal finale? E' già scritto ma...Sono curiosa di sentire le vostre opinioni! 😜💕

Klaus Trilogy - The Umbrella Academy fanfiction - Alice Gerini -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora