Il mondo dei morti - Capitolo 10

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«Forse è ora che ti riposi un po'.»

La proposta di Klaus arriva come la più fredda delle docce.
Mi giro di scatto verso di lui ma continua a fissare la strada, fermi in macchina mentre aspettiamo che Ben liberi dal carcere il marito di Allison.

«Non puoi chiedermi questo.» sussurro piano anche se so benissimo che mi ha sentito. Posizionandomi meglio sul sedile, cerco i suoi occhi ma continuano a guardare fisso nel vuoto.

Ho sempre voluto essere invisibile ma non per lui, non per Klaus.

«Da quanto tempo non riposi, Val?»

Troppo, ma non lo ammetterò mai.
Suona strano, lo so, ma anche i fantasmi a volte hanno bisogno di staccare un po' dall'attività "persecutoria" nei confronti dei mortali. Avete presente quando la gente racconta di strane presenze, effetti paranormali, possessioni demoniache...Ecco, quello è un fantasma che non accetta di andare a riposare e pian piano impazzisce con la conseguenza di far del male alle persone. Ma quelli sono fantasmi con una bassissima forza di volontà, io non potrei mai fargli del male. Non potrei mai fare del male a nessuno, nemmeno ad una stupida mosca! E poi non posso andarmene a riposare nell'oblio, ho una nonna da salvare. E lui? Come farà a trovare la sua famiglia senza il mio aiuto? Non posso lasciarlo da solo con Ben, litigheranno ogni secondo.

«Non ho bisogno di riposarmi.» ribatto in un mezzo ringhio dopo essermi resa conto che non gli rispondo da un po'.

«Si invece, ne hai bisogno.»

«Ti dico di no!» sbotto con un tono di voce decisamente più alto di come avrei voluto: «Sto benissimo! Sei tu quello nervoso!»

«Ti ho già persa da viva, non voglio farlo anche col tuo spirito.» finalmente si gira e mi guarda, ma col senno di poi forse sarebbe stato meglio se non lo avesse fatto. Odio gli occhi pieni di dolore nelle persone qualunque, quelli di Klaus sono una seconda morte. «Ti prego, fallo per me. Riposati. Sai che ti richiamerò.»

E se non dovesse farlo?
Raramente ho dubitato del buon cuore di Numero Quattro e quelle rare volte ho sempre sbagliato. Ma se fosse questa la prima in assoluto in cui avrò ragione?
Il mio lacerante dubbio viene interrotto sul nascere dalla sua mano che, lentamente, si unisce alla mia.
Klaus mi sorride, è triste ma allo stesso tempo vedo nei suoi occhi un lieve guizzo di speranza.
Alla fine, forse, andrà davvero tutto bene.

Chiudo gli occhi lasciandomi cullare dal buio più assoluto.

Klaus Trilogy - The Umbrella Academy fanfiction - Alice Gerini -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora