I fantasmi del cuore - Capitolo 15

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Ho perso il conto di quante volte abbia detto «No».

Una cantilena prima incredula, poi felice e alla fine terrorizzata, pagherei per avere un goccio di quel liquido ambrato che Diego si è versato in un bicchiere poco fa, nella speranza che l'alcol cancelli la memoria e quello che mi è stato appena detto.

Guardo Pogo, alla luce di quello che ho scoperto persino parlare con una scimmia non sembra più così strano: «Non scherziamo, i poteri non sono mica come, che ne so...L'herpes.»

«Eppure signorina questa è l'unica spiegazione possibile. Lei è in eccellente salute eppure il suo sangue ha subìto delle mutazioni. Probabilmente il suo corpo ha avuto bisogno di tempo per cambiare e ora...»

Lascia la frase in sospeso, credo che nemmeno lui sappia più cosa dire e nonostante lo conosca poco non credo sia un buon segno.
E ora sono un mostro.
Concludo da sola.
La testa sembra voler esplodere da un momento all'altro, le pareti di questa enorme magione si stanno stringendo sempre di più, voglio di scappare, tornare a casa, addormentarmi e sperare che si tratti solo di un sogno assurdo.

Sposto gli occhi su Diego che non ha mai smesso di fulminarmi con lo sguardo, mi sposto su Pogo che sembra quasi arrabbiato e Luther è passato da perplesso a dubbioso. «Scusate, devo assentarmi un attimo.»

Vado in camera di Klaus senza badare a Grace che mi chiede se ho bisogno di qualcosa.
Risposte, signora Hargreeves, ho bisogno di risposte e non credo che lei possa darmele.

«Dobbiamo parlare.» è la prima cosa che dico quando lo vedo seduto sul letto.

Ben annuisce convinto mentre la nausea è scomparsa, le gambe tornano stabili e lo stomaco smette di vorticare, all'improvviso mi sento in piena forma nonostante mi trovi dinnanzi un componente dell'altromondo.

«Supponiamo che quello che mi ha detto Pogo sia vero, che Klaus mi ha trasmesso i suoi poteri e tutto il resto, perché riesco a vedere te ma non ho mai visto gli spiriti dei miei genitori?»

Credo che Ben si aspettasse questa domanda, infatti risponde quasi subito: «Perché hanno trovato la pace e son riusciti a trapassare. Quelle che vedi sono anime tormentate che non riescono a compiere il loro viaggio finale.»

Quindi anche lui...Abbasso gli occhi sentendomi stranamente in colpa: «Scusa.»

«Tranquilla, non è certo colpa tua.»

Ci scambiamo un sorriso dolce. Non è esattamente il mio tipo ma riconosco che Ben sia un bel ragazzo, è un vero peccato che il mondo abbia perso una simile meraviglia.

«Comunque se Pogo avesse ragione, se Klaus ha davvero fatto quello che ha fatto, ti prego, non arrabbiarti con lui.»
Carino, lo difende ancora...

Abbozzo un dolce sorriso sedendomi al suo fianco, vorrei dargli un abbraccio: «Non sono arrabbiata con lui, sono solo spaventata.»

Ed è vero. Perché dovrei arrabbiarmi quando ho finalmente qualcosa di indelebile in comune con la persona che mi ha salvato la vita?
Ma...Cosa mi succederà? Anche io inizierò a drogarmi e ad ubriacarmi pur di addormentarmi la notte e non sentire gli spiriti che mi tormenteranno?
Non voglio camminare sulla strada dell'autodistruzione, ma se non avessi scelta?

«Percepire le lame di Diego e bloccare la forza di Luther.» Mi guardo le mani scuotendo la testa: «Questi non sono i poteri di Klaus, come posso averli?»

Anche il mio amico fantasma sembra non avere una risposta a questo, infatti resta in silenzio poggiandosi meglio sul letto: «Troveremo una risposta anche a questo.»

«La mia nausea è dovuta a questo cambiamento?»

Ben annuisce: «Tra un po' ci farai l'abitudine e il dolore passerà. Dopo tutto apri e chiudi la porta dell'oltremondo, non è una cosa da nulla, è normale avere qualche effetto collaterale.»

«Immagino che il problema sarà dormire la notte.»

«Purtroppo immagini bene.»

Perfetto.

«Devo trovare tuo fratello, forse lui è davvero l'unico a potermi dare delle risposte.»

Ben si alza indicando la porta di ingresso della stanza. «Buona fortuna con Diego.»

Allunga la mano, per un attimo dimentico che si tratta di un fantasma e cerco di afferrargliela per alzarmi ma, ovviamente, è come cercare di afferrare il vento.
Un problema alla volta: ora pensiamo a Numero Due.
E spero sia il piùsemplice da risolvere.

Klaus Trilogy - The Umbrella Academy fanfiction - Alice Gerini -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora