Dio...Che strana sensazione di felicità, non mi sentivo così da non so quanto tempo, convinta che ormai questo sentimento mi avesse abbandonata dal giorno in cui...
No, non devo pensarci, non adesso che finalmente ho ritrovato questa meravigliosa emozione. Concentro lo sguardo sulla sua figura e il cuore sembra esplodere di gioia.
Non sentivo parlare di Lui da quando ero ragazzina.Ricordo che ero seduta sopra al tappeto del salotto di casa, mamma e papà sul divano che si tenevano per mano, chissà forse anche loro pervasi dalla stessa felicità che sto provando io in questo momento. Nel nostro piccolo televisione pagato a rate troneggiava l'immagine dei sei bambini prodigio della Umbrella Academy, che io ricordi la notizia era che avevano sventato una rapina e che sembravano anche loro così felici e fieri accanto al loro papà, come lo ero io quando riportavo a casa ottimi voti o mostravo ai miei un bel disegno pronto per essere attaccato sul frigo. Non mi piaceva il telegiornale ma mi piacevano le notizie sulla Umbrella Academy, io e le mie amiche giocavamo a far finta di essere come loro: fortissime, bellissime ed eroine di una città che ci acclamava e amava. Crescendo però ci rendemmo conto che l'unico nostro potere era quello di dover studiare per permetterci un futuro degno di esser chiamato tale.
Continuavo a seguire le imprese della Umbrella Academy fin quando non sparirono tutti dal primo all'ultimo il giorno dei miei diciassette anni. Pessimo regalo di compleanno. Con la velocità di uno schiocco di dita i ragazzini con cui ero cresciuta erano svaniti. E con la stessa velocità e una tristezza che a sol ripensarci mi sale una rabbia feroce, la gente si dimenticò di loro, di quei piccoli eroi che li avevano salvati in più occasioni. Tutti nell'oblio fatta eccezione per Numero Tre che divenne un'attrice famosa sulla bocca e lo schermo di tutti.
Ma gli altri che fine avevano fatto? Si vociferava che Numero Uno, Luther, fosse morto, Numero Due Diego era diventato un vigilantes, Numero Tre (appunto) la bellissima Allison diventata un'attrice di fama mondiale, Numero Cinque (ora che ci penso, qual era il suo vero nome?) disperso, Numero Sei Ben deceduto in circostanze, Numero Sette, la povera Vanya senza poteri divenuta una scrittrice il cui libro inizialmente fece scalpore poi finì esattamente dove erano tutti gli altri: nel dimenticatoio.
E poi c'era lui, Numero Quattro: Klaus.
Scomparso in uno dei peggiori tunnel che possano esistere.Lo riconoscerei ovunque perché era il mio preferito, quel bambino prodigio con un potere così fenomenale ora sta muovendo il corpo in una specie di danza proprio davanti a me, con sottofondo una musica talmente assordante ed elettronica che trasmette solo voglia di prendere a pugni il dj, strafatto di non so cosa, gli occhi spiritati che mi fissano...ma non mi guardano.
Eccola qui, la sola e unica persona che potrebbe farmi parlare nuovamente coi miei genitori.
L'uomo più importante della mia vita.
E devo averlo a qualunque costo.
SPAZIO AUTRICE
👻Hello readers! Mi sono dimenticata di dirvi che i fatti di questa fanfiction sono ambientati prima dei fatti accaduti nella serie tv, quindi non dovrebbero esserci spoilers di sorta!👻
Grazie per l'attenzione e al prossimo capitolo!
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Klaus Trilogy - The Umbrella Academy fanfiction - Alice Gerini -
FanfictionFanfiction basata sulla serie tv Netflix "The Umbrella Academy". LIBRO 1 : Santa Klaus LIBRO 2 : I fantasmi del cuore LIBRO 3 : Il mondo dei morti Ogni libro è presentato ad inizio parte, se siete curiosi leggete il primo capitolo che vi spiega un p...