Il mondo dei morti - Capitolo 25

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Klaus mi racconta del fiasco totale ottenuto alla cena col signor Hargreeves, quando arriva al punto in cui Ben è entrato in possesso del suo corpo non trattiene un brivido: «È stato orribile, non avevo più possesso delle mie azioni, respiravo appena, mi sentivo come in un limbo in cui non potevo né venire qui né restare di là.» di nuovo un brivido: «Mai più.»

«Perché non si è semplicemente materializzato come spettro? Voglio dire, qualche giorno fa lo ha fatto con i giocatori di poker, ti ricordi?»

Klaus annuisce: «Forse non voleva spaventare il vecchio, non lo so.» mi guarda dritto negli occhi: «Ma ripeto: mai più.»

«Lo sai vero che Ben potrebbe approfittare di te mentre dormi?» lo provoco un po' facendo uno stupido verso da fantasma e facendo correre le dita sul suo braccio: «Magari lo sta già facendo.»

Klaus si contorce guardandomi stranito, era palese che non ci avesse pensato: «Non dirlo nemmeno per scherzo.»

Una lampadina mi si accende nella testa, corro per qualche passo così da finirgli direttamente davanti, ora sono io a prendere le sue braccia: «Potrei farlo anche io! Se prendessi possesso del tuo corpo potrei parlare con nonna e...»

Klaus ricambia la stretta guardandomi severo: «Avresti comunque il mio aspetto e i tuoi nonni non hanno un bel ricordo del sottoscritto.»

Accidenti: «Però potrei dirle qualcosa su di lei che solo una nipote potrebbe conoscere e...»

«E far passare me per uno stalker? Poi come fermerai tuo nonno se sarai dentro di me? Quello mi sparerà davvero.»

«Forse c'è un modo per usare i miei poteri attraverso te. Tipo un canale catalizzatore.»

Klaus fa un passo indietro indicandomi: «Non parlare come Cinque e comunque te lo scordi, nessuno mi possiederà più!»

Scoppio a ridere mentre riprendiamo a camminare lungo una strada deserta: «Dai, sarò delicatissima.» lo provoco tornando a stuzzicargli il braccio.

Klaus scatta all'improvviso, in un secondo che non sono nemmeno riuscita a percepire, mi ritrovo con le spalle ad un muro comparso dal nulla, le sue braccia chiudono la mia testa facendomi sentire in trappola.

«Provaci.» sussurra per poi rifilarmi un bacio olimpionico.

Wow, forse farsi possedere da Ben gli ha fatto bene, forse lo ha eccitato un po'.
...Ma che cavolo vado a pensare?!

Accetto il bacio lasciando che sia lui a dominare la situazione, sento le sue mani scendere sulle varie zone del corpo mentre le nostre lingue si cercano in una lotta senza sosta. Sussurro il suo nome mentre i denti affondano sul collo.

Sono morta, eppure non mi sono mai sentita così viva.

Gli prendo il viso tra le mani costringendolo a baciarmi di nuovo, la mia gamba destra si muove da sola verso il suo bacino e così fa anche la sinistra, di nuovo il suo nome esce in automatico dalle mie labbra come se avessi dimenticato tutte le parole e nel mondo ne esistesse solo una.
O forse il mio cervello ne ricorda altre due e ordina alla bocca di sussurrarle piano al suo orecchio: «Ti amo.»

Klaus si ferma.
Io mi fermo.
Tutta la passione viene meno e torniamo a guardarci come paralizzati. In vita mia ho raramente detto queste parole, forse Klaus è stato il secondo o il terzo ma mai, mai mi sono sentita così mentre le pronunciavo.

Mi prende il viso tra le mani con una dolcezza devastante nemmeno fossi fatta di cristallo, punta gli occhi sui miei diventando serio come non mai: «Ti amo.»

Adesso diventare una cosa sola non fa più paura.
Sono pronta a dominare anche il mondo dei morti.

Klaus Trilogy - The Umbrella Academy fanfiction - Alice Gerini -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora