I fantasmi del cuore - Capitolo 14

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«Ti senti bene?»

Annuisco verso Diego anche se in realtà vorrei vomitare anche l'anima pur di liberarmi da questa sensazione di malessere.
Mi siedo al suo fianco, Luther di fronte a me e Pogo al centro con un foglio in mano che mi porge senza troppe esitazioni, ma con la gentilezza e compostezza che lo contraddistinguono. Abbozzo un sorriso, ancora non mi sono abituata all'idea di una scimmia parlante ma per il momento è l'ultima cosa di cui sento di dovermi preoccupare.

«Come può vedere signorina, i suoi valori sono perfetti.»

Osservo il tutto constatando che effettivamente ha ragione fatta eccezione per un piccolo dettaglio: «Scusa Pogo ma c'è un errore. Il mio gruppo sanguigno non è RH+ ma 0+.»

Mi osserva aggrottando le sopracciglia: «Ne è sicura?»

Il mio sguardo vale più di mille risposte, non andrò a fare le analisi tutti i giorni ma sono assolutamente certa di essere uno 0+ come era mia madre.

«In questo caso allora mi preme farle una domanda alquanto personale, signorina.» Pogo schiarisce la voce poggiandosi meglio sul bastone: «Lei ha avuto contatti con altri componenti di questa famiglia?»

«Si.» rispondo con naturalezza, pesavo che Diego gli avesse detto di Klaus.

«Contatti...Intimi, signorina.»

Lo sguardo di Diego cambia in un secondo trasformandosi da tranquillo a un misto tra il curioso e il perplesso. Gli ho raccontato di Klaus ma non proprio tutto, tutto...E che cavolo, certi dettagli sono privati!
Mi alzo dal divano iniziando a camminare avanti e indietro, come se non bastasse Ben è tornato all'improvviso ed è seduto accanto a Luther che nemmeno se ne accorge, deve essere terribile stare con i propri cari senza che questi possano vederti, toccarti o parlare con te.

«Diglielo.» Ben mi osserva dolcemente e facendo spallucce: «Tanto Pogo o sa già la verità o verrà a scoprirla in qualche modo.»

«Se conosce la verità perché me la chiede?» domando ad alta voce girandomi verso di lui.

Attirando l'attenzione di tutti.
In totale imbarazzo e con tre paia di occhi addosso, schiarisco la voce rendendomi conto che ai loro occhi ho appena parlato con un divano vuoto.

Faccio un verso strozzato per poi schiarire la voce come nulla fosse accaduto: «Volevo dire...Si.» Ammetto sentendomi avvampare e dando le spalle a tutti, chissà perché adesso mi vergogno di quello che ho fatto mesi fa.

«Si tratta del signorino Klaus, non è vero?»

Grazie Pogo, lo sapevi benissimo.

«Che c'entra Klaus?» chiede Luther sempre più perplesso.

«C'è andata a letto, ecco cosa c'entra.»

Diego mi brucia con lo sguardo, sbuffa abbozzando un sorriso amaro alzandosi di scatto, temendo che possa colpirmi irrigidisco tutti i muscoli del corpo pronta a difendermi, non mi rilasso nemmeno quando si serve da bere.

«Precisamente signorino Diego, anche se avrei usato altri termini più delicati.» Pogo resta immobile mentre da voce alla sua teoria, fissandomi con sguardo duro, probabilmente anche lui ha pensato che sia stata un'incosciente: «Esponendosi così tanto col signorino Klaus, lei ha fatto sì che il suo corpo ne subisse delle conseguenze.» fa una pausa ad effetto: «In qualche modo ahimè ancora sconosciuto, deve averle trasmesso i suoi poteri.»

Klaus Trilogy - The Umbrella Academy fanfiction - Alice Gerini -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora