Jack
Entro in casa, credo che Bea sia in cucina, non voglio farmi sentire. Salgo in silenzio in camera a cambiarmi, ho bisogno di riflettere ancora, in doccia lascio che le rivelazione della giornata si affollino nella mia testa, cercando di dare un senso a quello che lei mi ha raccontato, e alla fine sono certo che è stato tutto un equivoco.
La mia mente mi ha fatto un brutto scherzo, ha solo avuto un black-out da stress. Sereno esco per asciugarmi, devo solo riprendere in mano la mia vita, e una volta rientrato al campus sono certo che tutto questo sarà un brutto ricordo.
Mi avvolgo nell'accappatoio e fischiettando vado in stanza a vestirmi, quando: "mi voglio innamorare" "ti ho chiesto di farlo per un tipo" le parole di Bea, mi rimbombano dentro.
"Oh al diavolo! Che faccia pure quello che vuole, è giusto che si faccia anche lei le sue esperienze" mi infilo infastidito la t-shirt e i bermuda blu, poi afferro il telefono e mi avvio alle scale.
Sto per scendere il primo gradino, quando sento una musica venire da giù, viene dalla cucina. Mi affaccio alla porta e una piacevole musica accompagna Bea nella preparazione della cena. La osservo dalla soglia in silenzio, mentre si muove e a tempo di musica afferra le patate, non si è ancora accorta di me, visto che mi dà le spalle, questo mi permette di guardarla senza timore.
Ipnotizzato seguo il suo fondoschiena ondeggiare, e ammiro le sue lunghe gambe, affusolate; sorrido, come al solito è scalza ed io rimango lì fermo per paura di interrompere l'incantesimo del momento.
Dalla finestra le luci del tramonto colorano tutto di arancione e suoi capelli risplendono come l'oro. Sento le mani che mi prudono per il desiderio di toccarla, tutto il mio corpo brama di toccarla, e così capisco, che mi posso raccontare tutte le cazzate che voglio, posso mentire a tutti ma non a me stesso.
Quella sera qualcosa è cambiato in me.
Non capisco perché, non capisco in che senso, ma io sono diverso, è diverso il modo in cui la percepisco e questo significa che sono fottuto.
Un brivido di paura mi scuote distruggendo la magia, decido allora di farmi avanti.
"Bea ti do una mano."
La vedo girarsi di colpo.
"Non ti avevo sentito. Si grazie. Mi ha chiamata tua madre e tra poco saranno qui. Potresti apparecchiare fuori in giardino?"
"Certo, pensi che Jason tornerà per cena?" Mi informo.
"Aveva detto di non aspettarlo."
"Okay, allora non lo tengo in conto."
Mi sorride "ti va di prendere due birre?"
Certo le rispondo e apro il frigo, prendo le birre fredde, le apro e gliene porgo una.
"Grazie, direi di fare un brindisi al tuo futuro."
"Davvero?" Le chiedo incerto.
"Davvero!" Mi risponde lei facendo tintinnare le nostre bottiglie, sempre con quel dolce sorriso che le illumina anche gli occhi.
Sento l'affetto per lei investirmi e mi faccio una promessa, anche se sarà difficile e qualunque cosa accadrà, io le staro per sempre vicino, perché lei è parte di me. Le sorrido a mia volta e bevo un bel sorso di birra ghiacciata.
"Ah" sospiro soddisfatto. "Ci voleva."
"Già" mi risponde lei mentre sento l'atmosfera farsi più leggera e tra un passo di danza e un sorso di birra la tranquillità torna tra di noi.
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Arrendersi all'inevitabile
Chick-LitUn giorno ti svegli e quello che credevi è diventato... AMORE. Jason, Jack e Beatrice sono dei veri amici, di quelli nati insieme e cresciuti come fratelli. Poi un giorno ti svegli e il tuo mondo è tutto al contrario. Quell'amicizia non è più abbas...