"Onde fantastiche... WOW!"
Vedo Jason sparire sott'acqua, ancora una volta.
Sorrido sereno seduto sulla tavola, mentre lascio che il mare mi dondoli e il sole mi riscaldi. Una mattinata di sport e mare e stai subito meglio, sospiro, lasciando che l'odore del mare mi entri dentro. Io adoro il mare, è parte di me.
Restiamo in acqua un'altra ora a divertirci, schizzi, risate, surf, era da tanto che non lo facevamo e ci voleva. Credo di averlo perdonato per gli ultimi due giorni di inopportunità.
Esco dall'acqua, scuotendo la testa, poso la mia tavola sulla sabbia e la serenità provata fino a quel momento evapora come acqua al sole.
Bea è sdraiata davanti a me. Lascio che il mio sguardo accarezzi la sua pelle che brilla al sole e i miei propositi vacillano, ma non è questo il problema. Sento la rabbia ribollire dentro di me, due ragazzi le stanno parlando con occhi famelici. La vedo sorridere ad una loro battuta e i miei pugni si stringono.
"Chi sono quegli idioti?"
Sibila Jason, al mio fianco. Noi siamo così, Bea non si tocca. Soprattutto non la possono toccare quei due, il cui unico scopo è scritto a lettere cubitali sulla loro fronte: scopare.
Seguo Jason, che praticamente corre da lei.
"Bea!"
La chiama, quando ormai siamo a pochi metri da lei.
"Ciao."
Le risponde lei, tirandosi su a sedere e scuotendo la mano.
Vedo i due fissarle le tette spudoratamente, io li uccido, penso e dallo sguardo di Jason capisco che è d'accordo con me.
"Chi sono?"
Chiede Jason a Bea, i due si girano con aria spavalda verso di noi, ma non appena ci guardano in faccia, li vedo tentennare.
"Allora Bea ci vediamo stasera alla festa?"
"Certo Tim a stasera"
Le sue labbra si allargano in un sorriso mozzafiato diretto a quel Tim, lo vedo barcollare alla bellezza della mia Bea.
"Noi andiamo", riesce a dire a fatica, non si è ancora ripreso il coglione e neanche il suo amico visto che sta per sbavare.
"Ma che ti prende Jason?"
Lo rimprovera Bea, quando i ragazzi sono ormai lontani.
"A me? Che prende a te? Quei due non mi piacciono hanno solo una cosa in testa."
"Senti che novità. Non ti piace mai nessuno."
"Ti guardavano il seno Bea."
"E allora? Che c'è di male? E comunque a me piacciono sono simpatici e andrò con loro alla festa".
"Non se ne parla."
Sento che è la mia voce, sono stato io a parlare senza neanche rendermene conto. Ma è una follia. Che vuole fare quella ragazzina?
"Tu stai zitto!"
Dicono entrambi senza guardarmi.
"Che cazzo significa tu stai zitto?"
Sono furioso.
"Che ci penso io." Con tono prepotente Jason, mi fulmina con lo sguardo.
"Non sono fatti tuoi" mi zittisce con la mano Bea.
"Al diavolo!" Mi incammino verso casa e li lascio soli a battibeccare.
Non sono affari miei. Non sono affari miei. Continuo a borbottare mentre porto la tavola sul retro. Dopo aver messo tutto in ordine, mi sciacquo nella doccia esterna, ma il mio umore non cambia, sono ancora arrabbiato. Sono arrabbiato con Bea che vuole andare a quella stupida festa, e sono arrabbiato con Jason, perché non spetta a lui fare le scenate.Perché?
Perché spetta a me.
Davvero?
Certo, lei è mia.
Hmmm interessante per uno che la considera come una sorella.
Al diavolo pure a me stesso.
Vado in casa a prendere qualcosa da mangiare, non lascerò che quei due mi rovinino la giornata. Visto che non sono fatti miei, mi farò i fatti miei. Tiro fuori gli ingredienti per un toast dal frigo.
"Jack, vieni in spiaggia?"
Mi chiedono i miei genitori.
"Sì. Finisco il panino e arrivo."
I miei escono dalla stanza e io mi siedo a mangiare a tavola. Addento il mio panino e Jason fa la sua apparizione in cucina.
"Quella è proprio cocciuta."
Non gli rispondo neanche.
"Li ha appena conosciuti e ci va alla festa in spiaggia. Hai visto come la guardavano? E poi noi sappiamo come vanno queste feste."
Continua furioso. Lo guardo indifferente.
"Che ti prende? Perché non dici niente?"
"Hai detto che devo stare zitto."
"Cosa?"
"Poco fa in spiaggia, hai detto che devo stare zitto."
"Finiscila con questi discorsi non ho tempo da perdere anche con te. Tu stasera andrai con lei."
Punta il suo dito indice contro di me. Rimango senza parole.
"Sei impazzito?"
Non mi ascolta neanche.
"Anzi verremo anche io e Carola."
"La finisci di ignorarmi. Ti ripeto che non esiste, io non andrò da nessuna parte. Ti sei forse dimenticato l'ultima festa a cui sono andato?"
"Ormai quella storia è sistemata." La sua mano si muove come a dirmi di lasciare stare. Mentre se ne sta impiedi davanti a me.
"Forse per te." Non potrebbe avere più torto.
"In che senso?"
Cazzo. Jason mi fissa indagatore, ma io non ho nessuna intenzione di raccontargli cosa ho scoperto.
"Nel senso che non mi sono ancora ripreso. Hai presente che colpo è stato per me?"
"Si hai ragione. Ma tu andrai ugualmente con lei e non la lascerai nemmeno un attimo con quei maniaci. Meglio tu che quei due. Non credi?"
Sospiro rassegnato, Jason è talmente testardo che è impossibile fargli cambiare idea e poi forse non ha neanche tutti i torti, meglio io.
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Arrendersi all'inevitabile
ChickLitUn giorno ti svegli e quello che credevi è diventato... AMORE. Jason, Jack e Beatrice sono dei veri amici, di quelli nati insieme e cresciuti come fratelli. Poi un giorno ti svegli e il tuo mondo è tutto al contrario. Quell'amicizia non è più abbas...